Manca poco al fischio d'inizio tra lo Spezia e l'Hellas Verona, spareggio per la salvezza da conquistare negli ultimi 90' senza supplementari ma subito con la tombola dei rigori in caso di parità al termine del tempo regolamentare.
Ancora semivuote le due curve opposte, la Nord per i supporter delle Aquile e la sud per quelli del Verona, causa della lentezza nel riempimento degli spalti le imponenti misure di sicurezza messe in campo dalla Prefettura di Reggio Emilia per scongiurare il rischio di contatto tra le opposte tifoserie.
Un cordone di forze dell'ordine è schierato già dai rispettivi caselli di uscita dalla Spezia e da Verona.
L'intera zona dello stadio di Reggio Emilia è stata chiusa ore prima del fischio d'inizio, compreso il centro commerciale limitrofo allo stadio e il parco acquatico distante poche decine di metri.
Dalla sfida di stasera si saprà il nome della terza retrocessa in B dopo Sampdoria e Cremonese.
Le Aquile arrivano alla sfida decisiva in formazione a dir poco mutilata, con 9 giocatori indisponibili, compresi gli squalificati Amian e Gyasi.
Anche se tra i rigoristi delle Aquile c'è Daniele Verde, non in perfette condizioni fisiche, in settimana Semplici lo ha provato più volte come spalla di Nzola già dall'inizio.
Evidenti le responsabilità sul mercato di Macia, sperando che le scelte sbagliate non siano decisive proprio stasera, ma la panchina sarà piena di acquisti di gennaio, tra cui Krollis e Cipot e forse Shomurodov, non certo quei giocatori "pronti per la serie A" che il super dirigente aveva annunciato dopo il siluramento di Pecini.
In casa Verona Zaffaroni con meno problemi di organico, ko Duda e Lasagna ed in forse Lazovic, per l'attacco punta su Djuric al fianco di Verdi e Ngonge.
Sulle fasce giocheranno Faraoni e Depaoli, sempre che Lazovic non riesca a recuperare.