La vittoria che mancava: lo Spezia sbanca il Bentegodi nel segno di Mbala Nzola, prima doppietta del campionato per la punta franco-angolana che dedica i gol a Dragowski, uscito in lacrime nel primo tempo dopo il contrasto con Lasagna non solo per la gravità dell'infortunio – da subito si è capito che si trattava di una frattura – ma anche per il contestuale addio al mondiale in Qatar con la Nazionale polacca, al pari di Reca.
Nzola ha subito alzato al cielo la maglietta dello sfortunato compagno, e nel secondo tempo lo Spezia è sembrato animato da un'ancor maggiore motivazione a vincere la sfida contro il Verona, proprio per poterla dedicare a Dragowski.
Le Aquile centrano la prima vittoria esterna della stagione all'ultima fermata utile prima della pausa mondiale, salgono a 13 punti in classifica lasciando a quota 5 proprio l'Hellas Verona alla sua decima sconfitta consecutiva.
Merito di Gotti nella vittoria odierna il coraggio di rimodellare la squadra a partita in corso: quasi come se avesse letto i nostri commenti alla fine del primo tempo, condivisi del resto da tanti tifosi, è ripartito con la staffetta tra Ekdal e Bourabia davanti alla difesa a tre, avanzando Ampadu nella linea di centrocampo e inserendo Verde al posto di uno spento Gyasi, bravo anche a modificare assetto nel finale con la difesa a quattro.
Lo Spezia resta quart'ultimo ma stacca di 6 punti la Cremonese, e finisce in crescendo un periodo caratterizzato da bel gioco ma pochi punti, evidente la necessità di migliorare la rosa in tutti i reparti, anche perché basterebbero davvero 2-3 ricambi per assestare una situazione che non difetta di note positive.
In merito alle condizioni del portiere Dragowski, i primi esami svolti a Verona hanno escluso fratture, domani il calciatore verrà sottoposto a ulteriori accertamenti.