Tre punti fondamentali raccolti prima della pausa per le Nazionali, con l'auspicio che Motta possa ritrovare in piena condizione giocatori preziosi come ad esempio Colley, oltre a far rifiatare elementi che fino ad oggi hanno davvero tirato la corda.
Anche oggi si è assistito ad una metamorfosi tra primo e secondo tempo, con la squadra di Motta - alla pari del Toro - contratta e timorosa nella prima parte di gara - con due occasioni contro zero comunque all'attivo - ma decisamente un'altra squadra nella ripresa, pur con gli stessi effettivi.
Motta ha rimesso a posto alcuni equilibri tattici, inventandosi a ragione Gyasi terzino destro ma coprendo altresì la difesa più in fiducia con Erlic, con Sala affiancato da Maggiore e Kovalenko, lasciano briglie sciolte in avanti a Nzola e Verde.
L'unico rammarico è il gol mancato anche oggi da Nzola, che però non ha nulla da rimproverarsi perché ha lottato come un leone per 94' contro gli arcigni centrali granata, ha tenuto e fatto girare palla facendosi trovare sempre pronto ad aiutare i compagni.
Il tecnico granata Juric ha provato a rimettere in piedi la partita nella ripresa, inserendo Sanabria al posto di un deludente Belotti e affiancandogli via via Pjaca - non al meglio - e Zaza, ma soprattutto il laterale destro Aina ha creato problemi allo Spezia, una spina nel fianco come e più del compagno di squadra Singo, uscito nella ripresa.
Un azzardo obbligato la scelta dei cambi nella ripresa: Sala ha finito la benzina - speriamo non si sia fatto male - e al suo posto è entrato Salcedo, più congruo il cambio di Verde con Manaj, anche se il numero 9 albanese non è entrato nella gara con la garra adeguata, corricchiando invece di dannarsi nei recuperi di palla, rifacendosi solo alla fine del recupero con una buona discesa sulla fascia.