La classe di Maggiore, la doppietta di Gyasi alla sua 99^ in maglia bianca, l'eclissi di Saponara, le amnesie di Acampora, il rimprovero di Italiano negli spogliatoi: sono questi gli ingredienti principali di un pomeriggio davvero ricco di emozioni al Picco, con lo Spezia al cospetto di un Parma tanto in difficoltà per la posizione in classifica quanto dotato in agilità là davanti, con Karamoh e Milhalhi a fare impazzire per sprazzi di partita la difesa aquilotta.
Il tocco di Maggiore prima dell'assist del primo gol assomiglia da vicino ad un famoso gesto tecnico di Taddei detto "Aurelio", ma forse è ancora più bello il colpo di Giulio a mezz'aria a far filare la palla sbarazzandosi di un marcatore roccioso come Gagliolo.
Innegabile il contributo dato dal brasiliano Leo Sena nella ripresa: mai utilizzato da centrocampista centrale ha dimostrato di poterci stare eccome in quella posizione, facendosi notare per le continue aperture a due tocchi e una visione di gioco considerevole, da rivedere in fase di copertura ma sicuramente una prova molto molto positiva.
A deludere maggiormente in chiave prestazione sicuramente Saponara (con l'attenuante del pestone rimediato per il quale ha chiesto lui stesso il cambio) non benissimo neppure Bastoni nell'azione del primo gol del Parma, tanto impegno ma pochi risultati nei piedi di Agudelo.
Alla fine è arrivato un punto sudato e meritato che muove poco ma muove la classifica: alla salvezza potrebbero mancarne ancora poco più di una dozzina, ma conforta da un lato la qualità tecnica di Italiano, capace come oggi di rivoltare la squadra come un calzino tra primo e secondo tempo, dall'altro il rientro in gruppo di giocatori importanti come Nzola e Piccoli, che daranno di certo il loro contributo nelle prossime difficili gare.