Amarissima sconfitta dello Spezia contro il Genoa nel derby che avvicina il Grifone alle Aquile, inchiodate a quota 11 al quartultimo posto, proprio sopra al Genoa, al Torino e al Crotone.
Lo Spezia ha giocato sui suoi soliti standard, ma è ovvio che nel medio termine la serie A presenti il suo conto fatto di tasso tecnico e ricambi di assoluta qualità in ogni reparto, cosa che dall'inizio manca nello Spezia.
Se è vero che il giocatore che doveva fare la differenza in avanti è Farias, apriti cielo, perché il brasiliano è assente ingiustificato da almeno tre partite, ma basta citare i "rincalzi" del Genoa di stasera, ovvero Scamacca e Pjaca entrati per Destro e Pandev, a fronte della buona volontà di Gyasi di Mastinu e Piccoli al posto dello stesso spento Farias.
Troppo marcate le differenze, che l'ottimo gioco di Italiano non riesce più a colmare, o meglio non ci è quasi mai riuscito ma un conto è fare belle figure contro le big del campionato, che si chiamino Juve, Inter, Milan e compagnia, un altro discorso è perdere terreno contro le dirette concorrenti anche se, va detto, il potenziale tecnico del Genoa non è certo da serie B, e stasera si è capito benissimo.
Nulla è perduto, il campionato è ancora lungo, ma è evidente che anche per Italiano non sarà facile continuare a fare le nozze con i fichi secchi, e la sferzata deve arrivare, se arriverà , da pochi ma azzeccati innesti a gennaio, a cominciare da un esterno offensivo, proseguendo con almeno una punta di ruolo e chiudendo il cerchio con un po' di fosforo in mezzo al campo.