Va detto che Nesta ha studiato benissimo la gara, sfruttando al meglio i quinti di centrocampo e bloccando le linee di gioco aquilotto, piazzando Rohden a uomo su Matteo Ricci, con Maiello e Haas spesso in vantaggio su Bartolomei e Maggiore.
Primi 15' all'insegna dello studio reciproco tra le due squadre, nessuna delle due parte in attacco ma è lo Spezia come al solito a tenere il pallino del gioco, senza farsi però mai pericoloso, sprecando al 10' una buona punizione conquistata da Matteo Ricci ma calciata alta da Vitale. Fa paura il clamoroso palo di Beghetto all'11' dopo uno svarione difensivo di Nzola che non copre sul quinto di centrocampo dei ciociari.
Grosse difficoltà sulle corsie laterali per lo Spezia che soffre da matti i due quinti laterali del Frosinone, in particolare Beghetto che al 23' va via a un Ferrer molto impacciato e impegna Scuffet con un bel rasoterra dal limite dell'area. Lo Spezia sta soffrendo troppo in questo secondo quarto di primo tempo, arriva il break per dissetarsi e Italiano dovrà riuscire a liberare la testa dei suoi ragazzi dalla paura che li sta davvero impedendo di esprimere il solito gioco di qualità.
L'ultimo quarto d'ora del primo tempo si apre con una punizione al veleno di Ciano, ma lo Spezia non riesce a trovare la serenità necessaria per giocare alla pari con il Frosinone tosto e determinato come da previsioni, con errori banali di impostazione in fase difensiva, mentre davanti Galabinov e Nzola non riescono a fare due passaggi di fila senza sbagliare.
Lo Spezia non riesce a uscire dalla metà campo, il Frosinone sì e al 39' crea un'altra occasione con Rohden e Haas, Scuffet vola e sventa in angolo.
Bisogna aspettare il 41' per rivedere un turo verso la porta di Bardi, su punizione l'assist di Gala per Bartolomei che la gira alta.
Ansia fino al 3' di recupero, con l'arbitro Sacchi che fischia un fallo in ripartenza a Nzola francamente misterioso e Galabinov che ha la palla buona per chiudere la gara ma il piattone destro finisce fuori dal palo sinistro di Bardi.