Spezia Calcio e coronavirus, si profila la cassa integrazione per i dipendenti della società di via Melara: stiamo parlando ovviamente non degli atleti e dei tesserati ma del personale impiegato nei vari ambiti non prettamente calcistici, ovvero nei servizi di segreteria, reception, amministrazione, marketing, comunicazione, magazzino, eccetera.
Lo stop forzato in tutta Italia dello sport di tutti i livelli ha spinto già dal mese di marzo diverse società calcistiche di A, B e C ad attivare gli ammortizzatori sociali per i propri dipendenti non tesserati atleti o tecnici, al fine di salvare il più possibile i propri bilanci.
Lo Spezia Calcio ha adottato una linea più soft, preferendo invitare i propri addetti a usufruire anticipatamente delle ferie pregresse e non godute, decidendo di far decorrere da questo mese di aprile una prima tranche di cassa integrazione, che consente di coprire almeno l'80% della retribuzione.
Ancora tutta da definire invece la questione sugli ingaggi dei calciatori, per la quale è necessario un accordo tra Lega e Assocalciatori ancora non definito.