Il doppio oro dell'atletica a Tokyo non sarà solo merito suo, ma ritrovarsi fresco presidente Fidal con un medagliere olimpico da fare invidia è comunque un ottimo viatico per lo spezzino Stefano Mei, numero uno dell'atletica italiana.
I trionfi di Gianmarco Tamberi e di Marcell Jacobs, rispettivamente nel salto in alto e nei 100 metri piani, resteranno nella storia dello sport mondiale sotto la buona stella di Mei, che prima di diventare dirigente è stato atleta vero e ora è travolto dall'entusiasmo in diretta Rai: "Devo ringraziare questi ragazzi e tutti quelli che lavorano dietro, è la mia prima Olinpiade ed è strana per colpa del Covid ma i risultati stanno andando bene, gli atleti italiani hanno bisogno solo delle parole giuste“.
Dopo pochi mesi da numero uno della federazione è prematuro ascrivere meriti a Mei rispetto agli ori olimpici, ma è indubbia la sferzata di energia e competenza che è riuscito ad imprimere nei pochi mesi di presidenza, risultati che indicano la bontà della strada imboccata per il futuro di questo splendido sport.