Le parole del presidente Danilo Caluri, che alla fine ha qualificato la poule-promozione matematicamente appena conquistata (senza dimenticare la contemporanea permanenza in Serie C Gold così acquisita) come il più grande risultato ottenuto dalla Tarros Spezia, rendono l’idea del momento di apoteosi vissuto in casa bianconera non appena ampiamente battuto il Don Bosco Livorno: al di là di quella che è stata una partita largamente dominata a partire dalla sua metà scarsa.
Gli ha fatto eco lo stesso capitano, Lorenzo Fazio, il quale al termine ha definito l’impresa come l’encomiabile frutto di tanto duro lavoro. Peccato non ci fosse ovviamente il pubblico.
Ora recupero, fine a sé stesso in quanto il secondo posto nel Girone A è quindi cosa fatta, in casa del Montale martedì prossimo 20/4. Poi dunque seconda fase nel segno del sogno playoff.
Poco da dire sul match che ha visto i livornesi in partita sin quasi al riposo, cioè fino a quando in particolare Kibildis e Bolis non hanno ingranato la quinta, tanto che i “tarrosiani” hanno toccato addirittura i 37 punti di vantaggio prima di una piccola ripresa labronica verso la fine.
Gli spezzini hanno giocato fondamentalmente con Suliauskas play talvolta rilevato da Putti, Leporati guardia e Kibildis ala-guardia; costoro in alternanza con Bolis al centro, Casoni, Fazio e a volte Menicocci. Nel finale dentro anche un paio di giovani.
TARROS SPEZIA – DON BOSCO LIVORNO 91 - 64
PARZIALI: 19-19 / 47-31 / 73-47.
TARROS LA SPEZIA: Suliauskas 18, Putti 0, Bolis 16, Gaspani 0, Menicocci, Preci 0, D’Imporzano, Fazio 10, Casoni 20, Kibildis 23, Leporati 4; n.e. Loni. All. Bertelà.
D. BOSCO LI: Mori 4, Mezzacapo, Onojaife 10, Ciano 3, Ense 13, Paoli F. 9, Malfatti 0, Kuuba 7, Mazzantini 2, Fantoni 15, Paoli M. 4; n.e. Vespasiani. All. Aprea.
ARBITRI: Mariotti di Cascina e Landi di Pontedera.