"La richiesta viene fatta - precisa il capogruppo Loriano Isolabella - per due ragioni essenziali: la prima sta nel fatto che la gestione dell’acqua diviene sempre più una risorsa essenziale per la vita della comunità e l’obiettivo di mantenere inalterate sia le tariffe che una gestione diretta è ritenuto essenziale per il comune di Varese Ligure.
Ciò non esime l’obbligo di una amministrazione, appena insediata, di verificare immediatamente lo stato patrimoniale della società, a detta della minoranza dotato di una debole consistenza, sia per un insufficiente capitale di euro 10.000 che per crediti da riscuotere per circa 350.000 euro.
Dal momento che l’Amministrazione deve nominare un nuovo consigliere di amministrazione e la società è sprovvista del revisore dei conti, in quanto non obbligatorio per legge, la minoranza invita il Sindaco a convocare un consiglio comunale per una audizione con il rappresentante legale della società ed il revisore del Comune di Varese Ligure a relazionare sulla situazione economico finanziario della srl".
Da questo incontro la minoranza auspica "che possano arrivare proposte idonee a rafforzare sul piano patrimoniale la società, anche con un aumento di capitale a sottoscrizione volontaria dei residenti, per garantire gli stessi dipendenti per una solidificazione societaria e nello stesso tempo evitare che la gestione dell’acqua, della rete fognaria e del depuratore, venga affidata, come accaduto in altri comuni, a soggetti esterni abilitati, ma non in grado di mantenere tariffe per l’utenza nel tempo competitive come le attuali".
"Del resto lo stesso potenziale che ha la zona di Varese Ligure di produrre acqua potabile raccolta per caduta a costi ridotti andrebbe vanificato in una gestione di dimensione territoriale più allargata - prosegue il gruppo di minoranza - Risulta evidente che occorrono anche risorse da investire e da ricercare dalla Regione, dal ministero dell’ambiente e dai fondi europei in considerazione che la vita amministrativa nei piccoli comuni è sempre più difficile per la mancanza di risorse".
I consiglieri di minoranza richiedono inoltre "di fare chiarezza, almeno per gli ultimi cinque anni, per la mancata riscossione di tariffe, probabilmente messe in perenzione, per crediti di utenze non onorate con i regolari pagamenti e dei crediti iscritti a bilancio non coperti da adeguati fondi di garanzia per insolvenza".