“Buongiorno signor sindaco, come vede non sono a Parma, ma in piazza Brin, a poche centinaia di metri da casa mia”. Esordisce così Andrea Orlando, rispondendo all’intervista che qualche giorno fa il sindaco Pierluigi Peracchini, in occasione dei due anni dall’elezione, ha rilasciato a Gazzetta della Spezia.
Peracchini, parlando della nuova centrale a gas proposta da Enel, aveva apostrofato l’ex ministro dell’Ambiente chiamandolo “l’onorevole di Parma”, riferendosi all’elezione di Orlando, a marzo 2018, nel collegio emiliano (guarda l'intervista qui).
Oggi arriva la risposta del vicesegretario del Pd, con un video girato in piazza Brin e pubblicato su Facebook: “Forse le idee se le deve chiarire lei – risponde Orlando – Già nella sua intervista ha smentito una sua affermazione, dicendo che la centrale può essere chiusa dal ministro Di Maio e che è stata autorizzata dall’ex ministro Calenda. I ministri dell’Ambiente, quello di oggi e di ieri, non autorizzano il funzionamento della centrale, ma danno le prescrizioni sui limiti ambientali a una centrale che è stata autorizzata per ragioni di carattere strategico-energetico”.
Ancora Orlando: “Quei paletti sono stati anche la ragione per cui Enel ha incominciato a riflettere sulla possibilità di andarsene e ha iniziato a parlare di possibile dismissione nel 2021, ma questa possibilità andava colta facendo delle proposte alternative di utilizzo di quell’area, che non sono arrivate e continuano a non arrivare”.
“Scaricare le responsabilità sul passato – prosegue Orlando – non la aiuterà ad affrontare questa sfida che riguarda il futuro. Per questo le rinnovo ancora una volta l’invito: spieghiamo agli spezzini quali errori sono stati commessi. Cerchiamo però di non utilizzare argomenti falsi e infondati, come quello che l’Autorizzazione integrata ambientale sarebbe stata la causa della possibilità dell’utilizzo del carbone. Quando vuole confrontiamoci civilmente, questa discussione a distanza serve a poco”.