“La nostra posizione sulla centrale Enel è nota e non è mai cambiata- dichiarano Guido Melley (LeAli a Spezia), Federica Pecunia (Partito democratico), Paolo Manfredini (Partito socialista), Lorenzo Forcieri (Avanti insieme), Luigi Liguori (Spezia bella, forte, unita), Massimo Lombardi (Spezia bene comune) e Massimo Baldino Caratozzolo (Per la nostra città) che continuano: “ basta carbone, ma anche no ad una centrale a gas per avviare una radicale bonifica delle aree a cura di Enel e sviluppare progetti di riconversione per investimenti industriali nel settore della green, blue e smart economy, con un deciso salto in avanti anche sul fronte dell’occupazione lavorativa. Abbiamo colto con viva preoccupazione il fatto che Il governatore Toti ha di recente sconfessato Peracchini, e con lui tutta la città, quando si è detto favorevole al progetto che Enel, ancora una volta, ha calato dall’alto senza un confronto preventivo con il nostro territorio e le sue rappresentanze istituzionali.”
“Abbiamo presentato un documento che sarà discusso in Consiglio lunedì 1 luglio - precisano i Capigruppo dell’opposizione- con il quale chiediamo a Sindaco e Giunta di predisporre rapidamente (e comunque entro la scadenza per le Osservazioni del prossimo 11 luglio) un atto deliberativo con la richiesta di sospensione del procedimento avviato da Enel al Ministero dell’Ambiente; il riavvio del confronto al Tavolo inter-enti abbandonato da Peracchini; la stipula di un Protocollo di impegni tra Comune, Regione, Enel e Governo per l’effettuazione di una seria indagine sanitaria sul nostro territorio, per un piano condiviso della bonifica del sito e per la ripresa dei programmi di riconversione delle aree Enel di Vallegrande secondo le linee Futur-E applicati in altri territori in Italia.”
Concludono gli esponenti dell’opposizione “Se Peracchini è davvero con noi sulla linea del no al carbone ed al gas, lo dimostri: con i fatti, anzi con gli atti a partire dal Consiglio Comunale del 1 luglio”.