Un’intervista a 360 gradi con il primo cittadino Pierluigi Peracchini per affrontare alcune delle tematiche principali a due anni dall’inizio del suo mandato.
A due giorni dalla manifestazione “2021 Basta” svoltasi a Melara contro la centrale Enel e dopo il comunicato di risposta del sindaco, Pierluigi Peracchini risponde alle accuse dell’opposizione in merito al dietrofront sul tema della possibile centrale a gas nell’area di Vallegrande: “Quelli che hanno autorizzato la centrale a bruciare carbone fino al 2021, con possibile rinnovo fino al 2029, oggi ci chiedono di fare miracoli. Noi in quell’ordine del giorno chiedevamo ad Enel, in caso di chiusura, di rimanere ed investire in tecnologie non inquinanti. E’ strumentale quello che dicono, per fortuna i documenti sono pubblici. Il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio deve dire se dentro la città può rimanere una centrale non più a carbone ma a gas”.
“Il PD non è credibile – ha proseguito il primo cittadino - se si credeva veramente che la nostra città avesse già dato abbastanza nel 2013 dovevano attivarsi per trovare un altro luogo per produrre kilowatt per garantire il fabbisogno energetico al paese. Prendere in giro i cittadini, in particolare quelli di Melara che sono stati quelli più vessati, è una cosa che possono fare solo le sinistre e quelli che hanno creato questa situazione. Entro fine mese Enel ci manderà una copia della lettera che invierà a Terna in cui dirà che cesserà l’uso del carbone nel 2021”.
L’ex Ministro Andrea Orlando aveva invitato il sindaco Pierluigi Peracchini per confrontarsi pubblicamente sulla vicenda Enel: “Accetterò il confronto quando il PD si chiarirà le idee. Orlando deve mettersi d’accordo con Federica Pecunia e Marco Raffaelli. Io farò un confronto su questo tema ma bisogna essere seri, il PD dica qual è la posizione del partito sul tema e io mi confronterò”.
Sul tanto agognato Ospedale Felettino il primo cittadino non si definisce né ottimista, né pessimista, piuttosto realista: “O Pessina improvvisamente inizia realmente a costruire il nuovo ospedale oppure si andrà al contenzioso e non so quando finirà o chi vincerà. Noi volevamo un ospedale come ad esempio i nostri amici di Massa hanno avuto. Ho visto girotondi, caroselli e pagliacciate ma vedere una classe che ha gestito una città in questi anni comportarsi così con la cultura dell’insulto è una delusione”.
Riprese a cura di Alessio Boi