Prosegue il botta risposta tra il sindaco Leonardo Paoletti e gli asponenti dei vari gruppi di opposizione. Nei giorni scorsi si è parlato a Lerici dell'ipotesi di uno stravolgimento dell'assetto scolastico ed è convocata per il 24 giugno una commissione consigliare che discuterà delle ipotesi.
Nel frattempo il sindaco era intervenuto sui social scrivendo: "Sono quattro anni che lavoriamo sulle strutture scolastiche facendo ciò che le attuali opposizioni hanno omesso di fare quando amministravano, anche a fronte di perizie che hanno a suo tempo nascosto nel cassetto. E loro si svegliano solo adesso e si arrabbiano. L'espressione più bassa della politica, 4 anni di silenzio e poi si accendono con l'approssimarsi della campagna elettorale", commentando la preoccupazione della minoranza per il futuro delle strutture scolastiche.
Dopo il PD, oggi interviene nel dibattito anche l'associazione Futuro e Radici.
"Diceva Carlo Levi “le parole sono pietre”. Ma spesso nel dibattito politico lericino forse vale di più la citazione “Voce dal sen sfuggita | poi richiamar non vale: | non si trattien lo strale, | quando dall'arco uscì”
Accusare “quelli di prima” di aver “occultato” perizie sulle scuole significa prefigurare un reato penale.
Se le cose fossero realmente andate così il Sindaco avrebbe commesso una gravissima omissione nel non denunciare.
Ma le perizie erano talmente “occultate” che furono alla base delle richieste di finanziamenti, in parte subito ottenuti ed utilizzati ed in parte successivi, usufruiti dalle amministrazioni successive, compresa la sua.
E in ogni caso non prefiguravano certo uno stato di pericolo che avrebbe comportato la chiusura dei plessi in quanto mai veniva messo in discussione l'aspetto strutturale statico e le condizioni di vulnerabilità sismica all'epoca non pregiudicavano l'utilizzo.
Se Paoletti invece riscontrava questo aveva l'obbligo di chiudere immediatamente tutte le scuole.
Tra l'altro il Comune di Lerici era stato uno tra i primi in Italia a fare una perizia di verifica.
Sono quattro anni che sopportiamo questo linguaggio che definire sopra le righe è un eufemismo, auspichiamo che gli ex amministratori tirati in ballo vogliano tutelare la propria immagine e correttezza nelle opportune sedi".
Associazione Culturale Futuro e Radici