La situazione del gruppo Grancasa e, segnatamente, dei lavoratori del presidio di Sarzana, è molto preoccupante. Il rifiuto di ogni tipo di trattativa da parte dell'azienda non preannuncia nulla di buono purtroppo e lo sciopero ad oltranza è il tentativo disperato dei lavoratori di salvare il posto di lavoro.
In queste settimane la città ha assistito ad altre crisi che hanno portato qualche decina di lavoratori a perdere il posto di lavoro, ultimo caso la chiusura di Faraoni.
Stante questa situazione di difficoltà, auspicando un ripensamento da parte della proprietà di Grancasa, voglio comunque rivolgere un appello al sindaco Ponzanelli affinché utilizzi il suo ruolo istituzionale per convocare un tavolo coi sindacati e con una rappresentanza della minoranza consiliare per trovare soluzioni concrete a queste situazioni di crisi presenti in città.
Penso a percorsi di formazione e di reinserimento tenuto conto delle altre realtà produttive che insistono sul territorio o per le quali è prevista a breve l'apertura. Si tratta di strategie già utilizzate in analoghi casi di crisi aziendali (vedi crisi Ceramica Vaccari) e che possono rappresentare un'alternativa concreta a chi da un giorno all'altro si ritrova senza il suo impiego.
Spero sinceramente ancora che possa trovarsi una soluzione per mantenere inalterate le caratteristiche di quel presidio produttivo ma occorre pensare anche a scenari meno ottimistici e a strategie per affrontarli. Dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare queste persone, ognuno per la sua parte e per il ruolo che ricopre. L'unità delle istituzioni in questo momento è l'unica strada che possiamo provare a percorrere insieme.