Esiste sicuramente una maggiore consapevolezza da parte della cittadinanza circa i risvolti che l’impianto potrebbe produrre sul nostro territorio, ma le azioni concrete da parte di chi è deputato a scongiurarne la realizzazione sono state poche.
Il Sindaco di Vezzano Ligure, che ringrazio per essere intervenuto al Consiglio Comunale tenutosi il 4 giugno, ha mantenuto genericità e si è preoccupato più di salvaguardare l’ente dalle responsabilità politiche di un’eventuale collocazione dell’impianto a Saliceti piuttosto che precisare cosa intenda fare circa la proposta di variante presentata da Recos ai suoi uffici; eppure, precedentemente era assessore e non può non conoscerne l’esistenza.
Ho apprezzato che sia stato conferito incarico all’avv. Sommovigo per l’impugnazione del primo atto deliberativo utile poichè confido in un maggiore rigore rispetto alla formulazione del precedente ed inutile ricorso promosso dai Sindaci di Santo Stefano ed Arcola contro il Piano Provinciale dei Rifiuti.
E’ ancora sconosciuta quale sia la posizione dell’Assessore all’Ambiente di Santo Stefano, salvo la promozione da parte sua, in occasione di un’assemblea pubblica, dell’iniziativa di occupare le strisce pedonali della Spezia in segno di protesta e salvo la “mancata”, per usare uno pseudonimo, risposta alla richiesta di chiarimenti avanzata dalla sua maggioranza circa la datata conoscenza da parte sua del progetto del biodigestore. Eppure, ero anche io presente a quell’assemblea dei primi di maggio in Loc Corea e ricordo bene che, in quell’occasione, l’Assessore disse di essere a conoscenza del progetto del biodigestore a Saliceti da ben otto mesi.
Inoltre, trovo strano che il Sindaco non abbia avuto il tempo, in due mesi, di rispondere alla proposta di ristoro ambientale avanzata da Recos spa; una risposta del genere non si lascia in un cassetto!
Ritengo infine, che sul tema occorra una maggiore sensibilizzazione a livello provinciale e, pertanto, invito il Sindaco di Santo Stefano di Magra a chiamare a raccolta tutti i Sindaci affinchè congiuntamente spronino la Provincia ad azioni che riconsiderino le dimensioni utili a smaltire solo i rifiuti organici della nostra provincia ed affinchè siano di supporto al territorio che, per chiudere il nostro ciclo dei rifiuti, sarà costretto ad ospitare l’impianto, affinchè possa imporre condizioni e chiedere garanzie che scongiurino ripercussioni nefaste sull’ambiente e sulla salute.
Paola Lazzoni