Il Partito Socialista spezzino esprime la sua totale contrarietà all’ipotesi di insediamento nella nostra provincia del biodigestore, sia esso destinato a Boscalino o a Saliceti perché l’aria che respiriamo non ha barriere.
Non comprendiamo come la nostra provincia debba farsi carico dei rifiuti di altri territori avendo già assunto per il Levante Ligure, e non solo, il residuo attualmente lavorato nell’impianto CDR di Saliceti che ha creato, e crea ancora, notevoli problemi ambientali.
Auspichiamo altresì che la chiusura del ciclo dei rifiuti avvenga solo con l’apporto di quelli provenienti dalla nostra provincia e non contempli rifiuti di altri soggetti pubblici o privati solo per fare cassa a scapito della salute dei cittadini. In questo contesto ogni provincia deve chiudere autonomamente il proprio ciclo dei rifiuti senza gravare sulle altre garantendo così minor impatto ambientale e maggior controllo sulla gestione dei rifiuti stessi.
Condividiamo l’ipotesi di un referendum consultivo di tutta la popolazione della provincia prima di arrivare a qualunque decisione imposta dall’alto perché l’ipotesi di costruzione del biodigestore coinvolge la zona fluviale nella quale insistono i pozzi di attingimento idrico per tutti i cittadini della provincia.
I Socialisti spezzini chiedono che Sindaci , Parlamentari e Consiglieri Regionali assumano una chiara posizione e contemporaneamente invitano il Senatore Riccardo Nencini ad interrogare il Ministro dell’ambiente per la salvaguardia dei pozzi di attingimento idrico dell’intera provincia spezzina.
Il Coordinamento Provinciale