Mi inserisco nel dibattito Guerri-Baldino consapevole che non interessi a moltissimi dei quasi centomila spezzini ma nella speranza di dare un contributo alla disciplina istituzionale del Consiglio Comunale che rappresenta la più importante assise della città. Esistono forse pesi e misure diverse rispetto alle forze politiche ed alle liste civiche che sono presenti in Consiglio Comunale?
Esiste un regolamento del Consiglio Comunale non particolarmente chiaro, è vero, ma è altrettanto vero che esistono dei precedenti. Nella scorsa consigliatura, la consigliera Cossu, esponente di Rifondazione Comunista nel gruppo Federazione della sinistra che ragruppava PRC e PdCI uscì dalla maggioranza e si pose all'opposizione portando con sè il simbolo in quanto capogruppo. Il sottoscritto Consigliere Sommovigo fu invece costretto ad entrare nel gruppo misto nonostante fosse segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, forza politica rappresentata addirittura con la propria denominazione nel simbolo, forza politica che in quella lista e con quel simbolo con Cristiano Ruggia, da solo, raggiunse quasi 500 preferenze risultando il primo degli eletti su circa 900 candidati consiglieri.
Oggi cosa succede rispetto al posizionamento in Consiglio Comunale della lista da loro rappresentata? Baldino come la Cossu, ora come allora, dovrebbe essere legittimato a mantenere il simbolo e il gruppo essendo capogruppo. Al momento, invece, osservo che le cose non vanno in quella direzione e non posso non stupirmi del tentennamento rispetto a questa questione visto che tale precedente è esemplificativo di come si sia proceduto in passato senza tutto questo baccano. Un baccano dovuto ad una totale mancanza di stile; lo stile che caratterizza noi Comunisti a differenza di altri ma questo è un altro discorso.
Pier Luigi (Gipo) Sommovigo
PARTITO COMUNISTA ITALIANO - Segretario Provinciale della Spezia