Le Amministrazioni comunali devono essere messe in condizione di garantire la sicurezza e la vivibilità dei borghi, mentre oggi sono le uniche responsabili nella gestione dell’affollamento, una problematica che deve avere un ambito di azione più ampio perché vede più soggetti coinvolti.
Per questo abbiamo approvato un Piano per la gestione del rischio affollamento che individua le aree critiche, gli affollamenti massimi per area, i diversi soggetti responsabili del flusso turistico in dette aree e le azioni conseguenti.
Le tabelle di calcolo degli affollamenti massimi per area sono state redatte tenendo conto, non solo degli spazi massimi disponibili, ma anche di un coefficiente di vivibilità che rappresenta l’elemento fondamentale per l’esistenza stessa del territorio.
Dall’analisi effettuata sono emersi alcuni punti nodali del territorio per i quali è necessario porre particolare attenzione, a causa della particolare conformazione e dell’assenza di vie di fuga, nei quali è necessaria l’apposizione di sistemi di controllo dei flussi anche preventivi (es. Stazione/Tunnel Manarola).
Inoltre, è emerso che sul territorio insistono aree fortemente interessate dal rischio affollamento che sono di proprietà o in gestione a soggetti diversi dall’Ente locale, il quale non risulta messo in condizioni di garantire la sicurezza in quanto non è conoscenza preventivamente del flusso di persone in transito (Stazioni ferroviarie e moli).
Sulla base delle tabelle di calcolo contenute nel Piano, da cui si evincono gli affollamenti massimi per area, tutti i soggetti interessati possono conoscere il massimo affollamento consentito nelle singole zone di competenza ed adeguare la loro attività nel rispetti di detti limiti invalicabili, nell’ottica di responsabilizzazione a salvaguardia dell’incolumità pubblica.
Per questo motivo, a seguito dell’approvazione del Piano è stata emessa dal Sindaco un’ordinanza contingibile e urgente nei confronti di tutti i Soggetti terzi coinvolti nella gestione del flusso turistico, volta all’adeguamento dei loro Piani Interni di Emergenza degli edifici e delle aree ritenute critiche e interessate da possibile sovraffollamento.
Il Piano e le Ordinanze ad esso collegate rappresentano un punto fermo per l’Amministrazione comunale di Riomaggiore, in quanto per la prima volta definiscono in modo chiaro ed inequivocabile le priorità nella gestione della politica di sviluppo del territorio e individuano precise responsabilità in capo ai soggetti economici che in questo territorio operano.
In questi documenti viene sancito un principio irrinunciabile: Sono gli operatori economici che devono adeguare la loro attività agli spazi disponibili, garantendo nel contempo la vivibilità del territorio e il rispetto dell’ambiente, e non viceversa.
Durante il Consiglio sono state apportate alcune modifiche al Piano Piano speditivo di Protezione Civile - Rischio Idrogeologico, il quale ha recepito la variazione della popolazione residente e non residente, adeguando alcune norme al numero massimo di potenziali presenze (residenti-posti letto ricettività-seconde case). Detto piano sarà oggetto di ulteriore revisione a seguito dei lavori del Tavolo tecnico istituito presso la Prefettura della Spezia volto ad “ elaborare una procedura – da far confluire nelle pianificazioni comunali di protezione civile – in grado di regimentare, in quelle occasioni, l’ingente afflusso di visitatori diretti in treno alle Cinque Terre, contemplando le esigenze di mobilità delle persone”.
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