“Finalmente trasparenza e meritocrazia guidano le nomine di Peracchini! Il dottor Lavaggi scelto tra 24 candidature per indiscussi meriti e competenze nel mondo delle aziende partecipate, non perché amico e sodale di Giampedrone e Toti. Bravo Sindaco!” - Così Guido Melley, LeAli a Spezia, Federica Pecunia, PD, Paolo Manfredini, Partito Socialista, Luigi Liguori, Spezia bella forte ed unita, Massino Lombardi, Spezia bene comune, Massimo Baldino Caratozzolo, Per la Nostra Città, che continuano - “Chiediamo al Sindaco Peracchini di rendere noti i curricula degli altri 23 candidati che si erano proposti per rappresentare i comuni del territorio nel CdA di Iren, i cittadini sono curiosi di confrontarli con quello illustrissimo di Lavaggi. Magari scopriranno qualcosa oltre alla amicizia e condivisione di interessi del neo nominato con Giampedrone e Toti. Noi l’unico merito che ci ricordiamo di Lavaggi è quello di essersi candidato con Toti alle ultime regionali senza essere eletto. Anche qualche selfie con il Presidente in pubbliche occasioni fa curriculum, senza dubbio. Ci sembra un po’ poco per un ruolo così delicato; ma forse ha fatto punteggio amministrare Liguria Patrimonio, anche qui nomina premiale per il brillante risultato elettorale. E anche fare il tesoriere di Change, collettore di soldi per le campagne mediatiche del Patron Toti.”
Concludono gli esponenti della opposizione: “Una nomina, quella di Lavaggi, che risponde alle logiche di clientelismo ed opacità che caratterizzano la gestione amministrativa di Peracchini, la cui linea guida strategica è quella di rispondere ai diktat del Presidente della Regione che governa la nostra città da Genova e negarsi al confronto con i cittadini senza assumersi mai le responsabilità delle sue scelte politiche. Un copione già visto tante volte e che sta ipotecando in senso pesantemente negativo il futuro della città e del territorio".