I pochi commercianti rimasti ad ascoltare gli scontri politici sino all’una di notte si allontanano alzando la voce nell’atrio comunale al motto di: “Se muoriamo noi commercianti muore l’intera città”.
Questa è l’immagine dell’insoddisfazione che ha pervaso ieri sera la Sala Consiliare: in discussione per lunghe ore l’ordine del giorno presentato dal leader di “Sarzana per Sarzana”, Paolo Mione, sulla sentita tematica dello sviluppo del commercio.
Un’occasione per ascoltare la maggioranza sulle iniziative in atto e, contemporaneamente, discutere, magari con le opposizioni, i passi necessari per ridisegnare una tattica che dia nuovo stimolo alla città: “Serve un approccio diverso sul problema che affligge i commercianti e la città – spiegava Mione – questo ordine del giorno è stato fatto provocatoriamente per discuterne qui, tutti insieme, e trovare i giusti stimoli. Le minoranze non sono mai state consultate sull’argomento neanche in modo informale, nel frattempo Sarzana langue e le proposte confusamente presentate non convincono e sembrano tutt’altro che innovative – concludeva – pensate che la città possa andare nel futuro rimanendo quella di oggi? Sembra che si stia solo cercando di curare con delle aspirine un paziente che sta morendo di polmonite”.
Da tutti i rami del Consiglio è uscita la consapevolezza della chiara difficoltà in atto nella città, dovuta a quei tanti e risaputi motivi che affliggono non solo Sarzana ma anche la maggior parte dei Comuni italiani, tra cui: crisi economica nazionale, eccesso di grande distribuzione, acquisti on line da tempo a portata di tutti ed il pesante ridimensionamento subito negli anni dai “cavalli di battaglia sarzanesi”, primo tra tutti la Fiera dell’antiquariato.
E questa acquisizione del problema ha irritato l’opposizione: “E’ divertente sentire la maggioranza prendere coscienza di quanto sia complicata la risoluzione del problema – ironizza Beatrice Casini – quando dichiaravamo noi le difficoltà e l’impegno sulla tematica eravamo sottoposti a attacchi, è anche divertente vedere che le proposte che fate ora sono scontate e tutt’altro che innovative. State portando la città all’immobilismo”.
Rincarava la dose il Consigliere Giorgi: “Avete fatto una campagna elettorale tremenda promettendo di tutto e di più, ora si dimostra basata sul nulla. Quali misure sono state prese oltre al “faremo”? Per ora nulla di quello promesso, neanche il minimo, magari un solo cartello stradale che indichi alle persone che passano sulla variante che Sarzana ha un centro storico da visitare”.
Sulla presa d’atto della problematica quindi c’è stata piena concordia, ma sul “da farsi” il dialogo tra le compagini è rimasto solo il classico “dialogo tra sordi”.
La maggioranza ha ribadito sicura il tanto lavoro in corso d’opera; il percorso di vera promozione turistica avviato, i progetti ed i contatti già tenuti, l’ascolto dei commercianti e delle associazioni di categoria, la promozione dell’immagine della città e altro ancora, con la consapevolezza però che: “I tempi in cui si sviluppa una politica che incida su una crisi così forte sono dilatati, il settore versa in gravi condizioni già da anni – ha spiegato Carlo Rampi – le misure ci sono, sono già stilate ma serve del tempo per vederne i risultati e, in ogni caso, con la presentazione del Bilancio avrete ben chiaro l’impegno di questa Amministrazione”.
Il Consigliere Mazzanti (Sarzana Popolare) anticipa parte delle iniziative in partenza: dallo studio in corso dei parcheggi limitrofi al centro storico che sta coinvolgendo la Polizia Municipale ed i tecnici (compreso anche di una revoca della Ztl di via Tusini e via San Bartolomeo in zona istituto Poggi Carducci), alla promozione eventi subito dopo la chiusura del Bilancio 2019, la cui discussione è prevista in Consiglio domani venerdì 29 marzo, dal Bando per gestione del portale turistico a quello delle Fortezze, dai contatti con i croceristi per il periodo da aprile a dicembre all’Associazione Turismo Sarzana che ha vinto il bando per lo IAT, anche l’accordo in corso con i padroni di fondi sfitti e le agenzie immobiliari (50/70 fondi) per darli in concessione ad uso gratuito nei mesi invernali ad artisti ed artigiani viene aggiunto dal Consigliere. Questo per fare rivivere la città, o perlomeno “Solo per dare tale parvenza” - attaccano le opposizioni.
Le spese per gli artisti interessati a prendere in concessione i fondi sfitti saranno ridotte al minimo, circa 500 euro per 6 mesi.
Inoltre prende campo una diversa gestione della Ztl nel centro storico, un’apertura della Ztl o una chiusura della stessa?
Dipende dal punto di vista: la proposta è di allungare “l’apertura” giornaliera dalle 12 alle 14.00 mentre viene allungata la “chiusura” notturna dalle attuali ore 02 alle 06 del mattino. E ciò andrebbe a cozzare con le dichiarazioni del Sindaco, che si era dichiarato contrario ad un’apertura della stessa in occasione della manifestazione in piazza Luni tenuta dai commercianti. (QUI potete leggere l'articolo).
Tale apertura allungata di due ore alla pausa pranzo potrebbe soddisfare i ristoratori ma non certo i commercianti e, tantomeno, Mione, che ha ribadito a lungo la necessità di consentire l’accesso dei veicoli nel centro storico: dalle 18 alle 24, senza diritto di sosta ma solo di passaggio e scarico familiari per il periodo buio (e critico) invernale che va da ottobre inoltrato a fine aprile.
“La Maggioranza non vuole aprire il traffico, non vuole mettere parcheggi gratis nell’ora del pranzo come da me richiesto, e non propone idee – attaccava ancora Mione – dire no è certo consentito, ma un no a prescindere contro le minoranze e un no netto senza proposte alternative è solo preoccupante”.
L’abolizione poi della Ztl nel quartiere delle Poggi Carducci porterebbe un notevole incremento di traffico proprio sotto le aule degli alunni.
Un attacco di Mione è stato riservato anche all’Assessore al commercio, Roberto Italiani, definito come “L’Assessore ai Supermercati” per la vicenda Unionfrutta, passata in Consiglio con i voti favorevoli dei 4 Consiglieri del Partito Democratico e l’astensione dei Consiglieri di Maggioranza: “Bastava il vostro voto contrario per bocciare il nuovo supermercato ma non avete avuto il coraggio di farlo, e i cittadini ora sanno che l’Assessore al Commercio è favorevole, come i precedenti, ai nuovi supermercati: Complimenti Assessore, un ottimo lavoro” – ha concluso ironico.
L’Ordine del giorno di “Sarzana per Sarzana” ha comunque poi registrato il voto contrario di tutto il Consiglio comunale, ogni gruppo infatti, sia di maggioranza che di opposizione, ha votato contro la mozione perché tutti contrari all’apertura ampia della Ztl proposta da Mione.
A ravvivare le lunghe discussioni della serata l’intervento del capogruppo della Lega, Emilio Iacopi, nelle dichiarazioni di voto finali: “Sembra che tutti concordiamo che il commercio è morto, ho io la soluzione – rideva il Consigliere – c’è un settore che non conosce crisi e saprebbe rivitalizzare il centro storico, creiamo a Sarzana un quartiere a “luci rosse” come ad Amsterdam”.
Affermazione provocatoria ma, comunque, ribadita anche oggi alla stampa.
Soddisfatta invece in prima serata la Capogruppo M5S, Federica Giorgi che ha visto passare all’unanimità il suo ordine del giorno ad oggetto: “Aiuto alle fasce deboli per il pagamento di tributi comunali con la forma del Baratto amministrativo”.
Uno strumento introdotto dal Decreto Sblocca Italia del 2014 e già promosso in maggioranza dalla Regione, che offre la possibilità ai cittadini in difficoltà di poter saldare i propri debiti con la fiscalità locale mettendosi a disposizione del Comune per eseguire lavori socialmente utili (ridipingere i muri di un edificio comunale, curare i fiori in un giardino, verniciare una staccionata, ripulire le strade ed altro sulla base di un elenco di progetti approvati).
La Giorgi ha ottenuto quindi che il Comune di Sarzana si iscriva all’apposito registro e cambi il proprio regolamento comunale per attuare questo strumento.