La pratica di Piazza Martiri, prima grande occasione per la giunta di poter dimostrare una reale rottura con la precedente amministrazione, ha fatto cadere la maschera ipocrita di un’alternativa che non è mai esistita se non in peggio.
Infatti, dopo che il capogruppo Lega Iacopi ha richiesto un parere ad una nota amministrativista, detto parere è rimasto chiuso in un cassetto per mesi.
Probabilmente ciò che veniva spiegato nel parere legale non era di gradimento all’amministrazione nonostante l’Avvocato Sommovigo ammetteva la possibilità di impugnare le delibere della giunta Cavarra che avevano approvato i progetti di Piazza Martiri.
Questo a fronte di una palese violazione delle norme urbanistiche comunali, nazionali e sugli appalti per aver concesso una parte di piazza pubblica ad un privato senza una gara d’appalto.
L’amministrazione odierna avrebbe potuto agilmente bloccare i lavori, ancora in fase iniziale, con costi molto meno elevati anzi che costringere un gruppo di cittadini ad un ricorso al TAR con le relative spese che implica.
Le sconsiderate delibere dell’amministrazione precedente sono paragonabili all’inerzia dell’attuale che ha portato a compimento il progetto di Cavarra diventandone di fatto complice.
Il Partito Comunista Italiano auspica che il ricorso al Tar venga accolto sia per evitare si deturpi il centro città con un’ulteriore opera inutile, sia per tutelare i cittadini sarzanesi che rischiano di trovarsi di fronte ad un “mostro” edilizio o ad un possibile danno erariale che graverà sulle loro spalle; vittime di scelte scellerate di palazzo.
Qualsiasi sia l’esito del Tar, auspichiamo che i responsabili, sia attuali che precedenti, di questo ennesimo scempio ai danni della comunità sarzanese, si assumeranno le proprie responsabilità politiche nei confronti dei cittadini.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Sezione E.Berlinguer - Sarzana