Mentre i nostri rapporti si mantengono cordiali e proficui con gli alleati della Lega (pur nella sua mutazione genetica da movimento federalista a forza sovranista) e con gli amici di FDI (con i quali abbiamo anche vissuto la stagione unitaria del PDL) un profondo disagio anima i Moderati. Oggi vengono poste più in risalto le diversità tattiche che i valori che dal 1994 ne hanno fatto la roccia su cui si è sostenuta la democrazia repubblicana. I ponti sono crollati sulla spinta di un localismo che non ha trovato in Genova il capoluogo della classe dirigente economica, sociale e politica della Liguria.
I Moderati devono tornare a parlarsi. Chi vede un decadimento del ruolo di riformisti, cattolici liberali e liberali puri ma si richiama ancora al loro pensiero non può spingere sull'acceleratore verso il baratro. Giovanni Toti ha la forza per fare un appello a tutte le forze che nella nostra Regione rappresentano legittimamente quei valori. È il momento per lui di essere inclusivo e far valere la sua leadership. Lo pretendono i Moderati Genovesi e Liguri.
Giuseppe Vittorio Piccini
Segretario regionale della Liguria del NUOVO PSI