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Regione, Morgillo (PDL): "Conti centrosinistra non tornano. Cambio di rotta o giù il sipario" In evidenza

La notizia dei 22 milioni di minori entrate, rispetto a quelle previste, nelle casse regionali, confermata nei giorni scorsi dall'assessore al bilancio, Sergio Rossetti, non sorprende il vicepresidente del Consiglio regionale, Luigi Morgillo.

«Oggi si piange per i conti del bilancio che non tornano. Eppure - spiega il consigliere Pdl - era immaginabile che le previsioni formulate da due anni a questa parte sul fronte delle entrate fossero sbagliate. Purtroppo ci troviamo esattamente nella medesima situazione dello scorso anno: si è sovrastimato il gettito Iva, a fronte di un continuo calo dei consumi, così come accaduto per le entrate derivanti da accise sui carburanti e Irap per le imprese. Mi pare - ha proseguito- che l'esperienza non insegni nulla a questa maggioranza che continua a litigare su tutto, lasciando irrisolte questioni importanti: penso al trasporto pubblico locale con il balletto che si sta conducendo in seno alla maggioranza, per scegliere tra l'azienda unica o i tre bacini, mentre lavoratori e cittadini attendono risposte».

Morgillo aggiunge: «Anche a Genova, come a sta accadendo a Roma, il centrosinistra continua a fare riunioni e incontri, senza ottenere nulla. È del tutto inconcludente».

Il consigliere indica i capitoli di spesa dove i conti non tornano: «Se oggi siamo al disastro della sanità è perché per anni il centrosinistra ha mascherato il "buco" attraverso artifizi contabili. Siamo al collasso, nonostante i numerosi posti letto chiusi e gli innumerevoli servizi tagliati ai cittadini». E continua: «In un quadro di gravi difficoltà economiche, la Regione non è neppure riuscita ad utilizzare in maniera piena la potenzialità dei fondi Fas e Por mentre lo snellimento dei meccanismi burocratici avrebbe consentito di usufruire di maggiori interventi, di spendere più soldi a tutto beneficio delle imprese. E non è tutto: se non avessimo perso tempo nel cedere ai privati Ligur Capital per poi riprendercela, oggi saremmo in grado di accompagnare il processi di riconversione delle imprese con i soldi messi a disposizione dall'Unione europea».

Disastrose, secondo il consigliere Morgillo, le leggi approvate in materia di economia, soprattutto nella passata legislatura: «Si tratta di leggi liberticide che hanno ulteriormente complicato la vita agli operatori economici, penso ad esempio quella sull'edilizia pubblica che prevedeva dei veri e propri espropri proletari o alla normativa che ha introdotto il Durc, obbligatorio in qualsiasi tipo di appalto o pagamento per i fornitori del sistema Regione - dice - Fortunatamente, dopo proteste delle categorie interessate, queste leggi sono state modificate, ma intanto hanno prodotto notevoli danni nel corso degli anni.

Il consigliere prende poi in esame altri nodi rimasti irrisolti: «Da tempo è stata annunciata la razionalizzazione delle società partecipate, ma nulla è stato fatto. – afferma – D'altro canto siamo inadempienti anche nei confronti della Comunità europea per non aver centrato gli obiettivi prefissati in materia di raccolta differenziata e per l'utilizzo indiscriminato delle discariche. La Comunità europea ci ha contestato anche l'inadempienza in materia di depurazione degli scarichi e rischiamo l'infrazione per i mancati obiettivi in materia di energie rinnovabili».

Conclude Morgillo: «È il momento di cambiare rotta. La giunta deve selezionare la spesa e assumere i provvedimenti necessari, senza la melina e le pastoie delle continue riunioni di maggioranza. Il Consiglio deve cimentarsi immediatamente per cambiare la legge elettorale. Se non si riesce a fare queste semplici, ma essenziali cose è meglio calare il sipario su questa legislatura. Un risultato sarà assicurato: a partire dalla prossima legislatura ci saranno meno consiglieri e meno assessori».

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