“Massima trasparenza sulle procedure, come sempre – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – Da una prima analisi dei fatti da parte della Segreteria Generale, non è presente alcun atto amministrativo comunale né contratto che legano l’Amministrazione Comunale con la società Brain o l’Associazione Culturale Startè indicate nell’articolo apparso sul Secolo XIX in data 22 gennaio p.v., né alcun esborso di denaro da parte del Comune della Spezia. Il Segretario Generale del Comune, dott. Sergio Camillo Sortino, ha già richiesto formalmente alla dirigente responsabile, la dott.ssa Marzia Ratti, una relazione scritta sui fatti accaduti. Sarà costituita, pertanto, una commissione di inchiesta interna presieduta dal Segretario Generale con il Dirigente dell’Avvocatura Civica Avv. Stefano Carrabba e la dott.ssa Rosanna Ghirri per capire che cosa sia successo realmente e verificare la regolarità delle procedure e degli atti e relazionare la giunta sui fatti accertati.”
“Ho deciso di restituire al Sindaco Pierluigi Peracchini la delega alla Cultura così che l’Amministrazione, attraverso ogni organismo possa compiere ogni atto in totale trasparenza sul mio operato – dichiara l’Assessore Paolo Asti – Mi stupisce però non poco che tutto questo fumo sia uscito pochi giorni dopo aver segnalato agli uffici competenti un documento scritto in cui evidenziavo i problemi ambientali e relazionali personalmente riscontrati durante l’anno di lavoro trascorso insieme alla dott.ssa Ratti, in cui concludevo che per quanto relazionato la dirigenza non godeva più della mia fiducia. Attendo quindi l’esito del lavoro della commissione di inchiesta e tengo a ribadire che nessun contributo o pagamento per prestazioni o servizi è mai avvenuto nei confronti di Brain da parte dell’Amministrazione o sponsor.”
“La delega alla cultura è riassorbita fra le mie deleghe – continua il Sindaco – fino al termine dei lavori della commissione di inchiesta. Restano all’Assessore Asti le restanti deleghe già attribuite, e cioè Turismo, Toponomastica, Gemellaggi, Cooperazione Internazionale e Promozione della Città.”