Oggi, durante il Consiglio regionale, è stato respinto, col voto contrario di tutta la maggioranza di Centrodestra, il nostro Ordine del Giorno contro il biodigestore di Saliceti. Il dibattito sull’installazione di un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti organici, sul territorio della Val di Magra, prosegue ormai da mesi. Dopo il parere negativo, per mancanza di spazio, espresso da ARPAL su Boscalino, il luogo dove era inizialmente previsto un impianto di questo tipo, ha preso campo l’ipotesi Saliceti.
La località, va ricordato, è inserita in un contesto che ha già pagato un tributo importante. In quell’area insistono, infatti: il retroporto della Spezia, l’impattante area di stoccaggio container e l’impianto di tritovagliatura del rifiuto indifferenziato.
In quel sito giungono, già oggi, dal Tigullio e dal genovesato, un’importante quantità di rifiuti: 60.000 tonnellate all’anno, con un conseguente traffico rilevante di mezzi pesanti.
Sul territorio, contro l’ipotetico insediamento di un nuovo impianto, sono state raccolte circa 3000 firme in pochi giorni.
Indice, questo, di una forte preoccupazione e di particolare sensibilità al tema da parte della popolazione.
Istanze, queste, raccolte dai Consigli Comunali di Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure che si sono espressi in maniera contraria all’ipotesi Saliceti soprattutto nell’ottica di divenire l’ennesimo punto di riferimento non solo provinciale ma, addirittura, di un’area particolarmente estesa che si estende fino a Genova.
La chiusura del ciclo dei rifiuti è una priorità per tutti ma il nostro atto cercava di impegnare la Giunta a valutare con maggior accortezza il luogo in cui costruire un biodigestore e doprattutto a rispettare le posizioni assunte dal territorio e dai rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria