Più Liguria. Più Italia, Più Europa Basta con l’Italia dei no. Diamo voce all’Italia dei sì. A chi vuol crescere puntando sulle infrastrutture, a partire dalla Pontremolese, e sul lavoro. Per uscire dalla crisi economica, sociale, culturale e politica servono nuove proposte. Sono necessarie, ora più che mai, risposte concrete ai tanti problemi che affliggono la Liguria, l’Italia e l’Europa. Per questo lunedì 26 Novembre, dalle ore 17.30, all’ex Cinema Odeon di via Firenze alla Spezia, nell’attuale Mediateca Regionale, si parlerà di: lavoro, infrastrutture, crescita e democrazia. Abbiamo molte idee sulle quali confrontarci e vogliamo, sulla base di queste, dare impulso al dialogo invitando tutti a elaborare, con serietà, un progetto comune. Vogliamo ripristinare ciò che in questi anni è venuto meno: il dialogo costruttivo con i cittadini, con le fasce più deboli della società, con i sindacati e le associazioni di categoria. L’Italia va rimessa in moto, non ci sono dubbi e non c’è più tempo da perdere. Non accetteremo recinti o battaglie identitarie per affermare questo o quel simbolo. Oggi la priorità è quella di costruire un progetto che sappia ridare quel che più di ogni altra cosa manca: serenità, fiducia, ricchezza e consapevolezza. Soltanto col contributo di tutti possiamo farcela. Le liste civiche e le forze politiche che si riconoscono nell’ampio alveo del Centrosinistra scendono in campo per giocare la partita più importante: riportare l’Italia nel futuro.
All’iniziativa interverranno: Emilio Ardovino, docente Università di Pisa in Tecniche di Emergenza e Protezione Civile Antonello Barbieri (coordinamento regionale + Europa) Fabio Quaretti FILT CGIL Luciana Tartarelli FIALS Giovanni Boitano (Consigliere Regionale Liguri per Paita) Alberto Battilani (Sindaco di Bolano) Emanuele Moggia (Sindaco di Monterosso) Lara Ghiglione CGIL Graziano Leonardi UILM Marco Furletti UIL Trasporti Antonio Schizzi, Docente UniGe e dirigente pianificazione territoriale prov Savona Roberto Centi LeAli Federica Pecunia Partito Democratico Luca Erba Partito Democratico