L'assessore Mai oggi è a Varese Ligure a parlare dei servizi alle aziende zootecniche, ma con tutto il rispetto per quest'importante settore della nostra economia credo che l'assessore ligure all'Agricoltura dovrebbe innanzitutto fare chiarezza sui troppi ritardi del Programma di sviluppo rurale (Psr). La situazione di tante aziende agricole di piccole e medie dimensioni, che popolano il nostro territorio, con particolare riferimento all'entroterra, è fortemente legata alle risorse contenute nei piani di sviluppo di rurali. Quello attualmente in essere, lo abbiamo segnalato più volte, presenta ritardi nelle istruttorie e sofferenze nelle procedure, che mettono seriamente a rischio la possibilità per le aziende di effettuare spese, tanto che la loro stessa sopravvivenza è messa a serio rischio. Eccesso di burocrazia, difficoltà tecniche e mancata semplificazione rendono la gestione dei piani estremamente farraginosa e sono sintomo dell'incapacità dell'assessorato regionale all'Agricoltura di andare incontro alle necessità di chi opera nel settore, garantendo produzioni di qualità e di eccellenza per il territorio.
A questi acclarati ritardi si aggiunge un altro pericolo concreto, ovvero l'eventuale apertura della procedura di infrazione per eccesso di debito, alla quale seguirebbe l'immediato congelamento dei fondi strutturali, con danni incalcolabili per la nostra economia. In questo quadro servirebbero misure mirate allo snellimento delle procedure e al recupero del tempo perduto, oltre a nuove risorse per l'agricoltura.
Visto che Mai è in Val di Vara sarebbe opportuno che facesse chiarezza sui tempi del Psr. Mi pare che fino a oggi questa priorità non sia stata considerata tale dalla Giunta ligure e, purtroppo, i risultati sono ben noti a chi opera nel settore.
Juri Michelucci,
vicecapogruppo del Pd in Regione Liguria.