Qualcuno dirà che le indagini annuali sulla classifica delle provincie e delle città lasciano il tempo che trovano. Altri che queste rilevazioni si basano su parametri troppo generici e per questo sono poco attendibili.
Può essere, ma i dati pubblicati da Italia Oggi sono per la nostra realtà locale a dir poco impietosi - affermano i Capigruppo Melley(LeAli a Spezia), Pecunia (Pd), Manfredini (Psi), Lombardi (Spezia bene comune), Liguori (Spezia bella, forte, unita) e Forcieri (Avanti insieme).
La nostra provincia, in un raffronto tra il 2017 ed il 2018, precipita al 63mo posto in classifica e non v’è dubbio che la nostra città, per il peso percentuale che riveste nell’ambito del territorio provinciale, rappresenti il principale fattore di caduta nella graduatoria nazionale.
Quali sono le cause di questo drastico peggioramento?
Leggendo i dati - continuano i Capigruppo del centro sinistra- si possono sottolineare alcuni fattori che in questo ultimo anno hanno vista penalizzata la nostra città: dalle dinamiche riguardanti l’ambiente, a quelle del disagio sociale e della criminalità, alla sanità e per finire ai temi del lavoro e dell’economia.
Spezia arretra su troppi fronti purtroppo e, al di là delle rilevazioni di Italia Oggi o di altri istituti, è un fatto sotto gli occhi di tutti - concludono i Capigruppo di opposizione in Consiglio Comunale. Alla nostra città manca una visione strategica capace di guidarla fuori dalle sacche della crisi economica; manca una politica strutturata per affrontare i nodi del nuovo welfare sociale (a partire dalle nuove emergenti forme di povertà) e per progettare un nuovo modello di sanità pubblica, con un nuovo ospedale e servizi sul territorio efficienti; manca una sensibilità ed un’azione coordinata per migliorare la situazione ambientale del territorio, a partire dal l’inquinamento urbano da traffico per arrivare all’annoso tema delle bonifiche mai del tutto attuate.
Punti essenziali per il presente ed il futuro della nostra città, che non possono essere affrontati con la logica dell’ordinaria amministrazione ,con la sola assunzione di qualche vigile urbano piuttosto che con qualche finto mercatino ambulante in più nelle nostre strade”.
Melley, Pecunia, Liguori, Manfredini, Forcieri, Lombardi