Uno dei cavalli di battaglia dell’ex Consigliere di “Sarzana in movimento” (ora Presidente dell’Associazione omonima) trova improvvisamente chiara conferma e riconoscimento per il suo impegno pregresso, oltre che stimolo ulteriore per continuare la propria battaglia: “La recente mareggiata di Lunedì 29 Ottobre, oltre ai notevoli danni subiti dal litorale e dalle attività e strutture ivi presenti, ha evidenziato ancora una volta come l’onda di mareggiata sia arrivata, ed in taluni punti l’abbia persino invasa, alla strada litoranea oltrepassando ampiamente, e ancora una volta di più, la linea demaniale delimitata nel 2010” – scrive Chiappini sul sito della propria associazione.
La storia dell’impegno di Chiappini ha conferme documentabili sull’argomento, vista la sua “proposta di ordine del giorno per la “revisione linea demaniale litorale di Marinella” accolta e discussa in Consiglio comunale in data 26 Febbraio 2016.
Proposta poi bocciata “inspiegabilmente” (a detta di Chiappini) con 8 voti contrari (Cavarra, Mione, Torre, Corsi, Lorenzini, Pittiglio, Ricci e Antola), 1 astenuto (Frassini) e 3 favorevoli (Chiappini, Zanetti e Rampi).
Ora i fatti sembrano dargli ragione ed il sopralluogo effettuato in loco il giorno dopo la tempesta e l’acquisizione di apposita documentazione fotografica riportano chiari segni della realtà dallo stesso denunciata: “Infatti è comunemente risaputo, ed assodato nella giurispridenza chiamata ad interpretare la norma di Legge- scrive Chiappini riportando la norma - che il Demanio marittimo comprende “Il tratto a terra ove arriva lo spruzzo massimo di mareggiata”, e quello dove esitano residui palustri formati dall’acqua del mare ancorchè questa si ritiri. E anche dove questo succeda è sufficiente che l’area abbia potenzialità di utilizzo anche indiretto alle attività di navigazione, marine o di balneazione”.
Ciò, se ufficializzato dall’Ente preposto, cambierebbe decisamente le carte in tavola al riguardo del possesso del retrospiaggia rivendicato da “Marinella Spa” e metterebbe in dubbio, tra le altre cose, il Piano Spiagge avviato dalla precedente Amministrazione.
“Oggi il piano di riassetto del litorale di Marinella, come da piano particolareggiato approvato dal Comune di Sarzana, prevede l’abbattimento delle attuali strutture balneari e la loro ricostruzione verso monte, nel tratto di terreno tra la linea demaniale, così come rideterminata nel 2010, e la strada litoranea, attualmente di proprietà della Società Marinella S.p.A., al fine di recuperare arenile a favore dei bagnati, e non solo nei tratti di spiaggia erosi a causa delle mareggiate – insiste Chiappini - è evidente che, se gli estensori del progetto hanno previsto che le strutture balneari di cui sopra vengano costruite su palafitte con l’evidente e dichiarato scopo di far scorrere sotto di stesse l’onda di mareggiata affinché si riduca l’effetto erosivo della stessa, ci sia la comune conoscenza che l’onda di mareggiata straordinaria oltrepassa l’attuale linea demaniale”.
A testimonianza poi della “particolarità” della linea demaniale marinellese l’ex Consigliere aggiunge: “Di più: in tutto il contiguo tratto di costa nel vicino comune di Carrara e, verso sud, nei comuni di Massa, Montignoso, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Camaiore e Viareggio il limite demaniale è pressoché stabilito a ridosso della strada litoranea situata a monte, rispettando il limite di spruzzo massimo di mareggiata e di tracimazione dei marosi”.
L’Associazione civica “Sarzana in movimento” presenta quindi una petizione ufficiale al Sindaco Cristina Ponzanelli, al Pres. del Consiglio comunale, Carlo Rampi, agli Assessori ed ai Consiglieri comunali in merito alla ridefinizione della linea demaniale: “Si chiede che l’Amministrazione comunale si adoperi presso l’autorità competente per la revisione della linea demaniale del litorale di Marinella di Sarzana, anche sulla base degli esiti della mareggiata di lunedì 29 ottobre 2018 (di cui si invia a seguire documentazione fotografica)”.
“Un provvedimento che se accolto – spiega l’associazione - andrebbe a consentire una più rapida attuazione del piano spiagge oggi vincolato all’acquisto del retro spiaggia (al momento escluso dalla proprietà del demanio marittimo) a favore della società Marinella Spa”.
In seguito agli esiti del Consiglio comunale del 2016 ed a una conseguente nota inviata dal Comitato Sarzana, che botta!, la “Commissione delimitatrice” (composta da; Capitaneria di Porto dela Spezia, Agenzia del Demanio di Genova, Provveditoriato OO.MM di Genova e Comune di Sarzana) effettuò un sopralluogo sul posto, del cui esito leggiamo in questo verbale: “Le condizioni del mare (calmo/poco mosso) e la presenza delle dune poste a protezione dei manufatti esistenti lungo il litorale non hanno consentito di valutare compiutamente l’azione delle mareggiate sia ordinarie che straordinarie” per concludere con la considerazione che “stante l’impossibilità di valutare la portata delle mareggiate nel tratto di litorale in esame, a causa delle condizioni del mare (calmo/poco mosso) e della presenza di dune poste a protezione dei manufatti esistenti lungo il litorale si propone di effettuare un ulteriore sopralluogo, a cura del personale dipendente dell’Ufficio locale marittimo di Foce Magra, non appena si verificheranno le condizioni tali da poter valutare quanto rappresentato con la nota pervenuta in data 19 Agosto 2016 dal Comitato Sarzana, che botta!”
L’Agenzia del Demanio, più o meno con lo stesso principio, verbalizzava invece che “qualora fosse accertata, anche a seguito di una mareggiata ordinaria e/o straordinaria, una variazione dell’attuale delimitazione si dovrà valutare l’attivazione di una revisione dell’attuale delimitazione “.
Ricordiamo che la Linea demaniale attuale è stata rideterminata nel 23 novembre 2010, alla presenza di tutte le Istituzioni competenti ed i rappresentanti di Marinella Spa, proprietaria dei terreni confinanti col demanio marittimo
“Sarzana in movimento” a tal proposito scrive che: “La nuova rideterminazione aveva però praticamente considerato solo la linea di “minima demaniale”, se così possiamo chiamare il limite che pare essere stato identificato con il limite di onda ordinaria, nonostante si verificasse spesso, ed ha continuato a verificarsi almeno annualmente, che i marosi delle mareggiate straordinarie arrivassero fino alla strada litoranea che dovrebbe essere considerata pe
L’Associazione civica poi aggiunge che sin dalla rideterminazione del 2010 l’invasione delle acque marine abbia più volte invaso la strada litoranea, e cita precedenti mareggiate corpose; novembre e dicembre 1995 – dicembre 2009 – gennaio 2010 – ottobre 2011 – e altre successive, culminate ora con quella più invasiva del 2018.
Ora sembra venuto il momento, secondo il gruppo, che gli Enti preposti rivalutino il tutto: “Ed è proprio la mareggiata di pochi giorni fa che rende possibile l’eventualità prospettata dalla Capitaneria di Porto della Spezia (“si propone di effettuare un ulteriore sopralluogo, a cura del personale dipendente dell’Ufficio locale marittimo di Foce Magra, non appena si verificheranno le condizioni tali da poter valutare quanto rappresentato con la nota pervenuta in data 19 Agosto 2016 dal Comitato Sarzana che Botta!”) e dall’ Agenzia del Demanio (“qualora fosse accertata, anche a seguito di una mareggiata ordinaria e/o straordinaria, una variazione dell’attuale delimitazione si dovrà valutare l’attivazione di una revisione dell’attuale delimitazione “) – aggiungono ipotizzando un danno in più - è evidente che già oggi l’interesse pubblico si concretizzi in un ipotizzabile danno erariale in caso del mantenimento di erronea o non più attuale determinazione della linea demaniale e che una eventuale rideterminazione della linea demaniale, secondo la reale valutazione delle mareggiate straordinarie, agevolerebbe enormemente il percorso del recupero del litorale attraverso il “piano spiagge” approvato dall’Amministrazione comunale di Sarzana, oggi invece pesantemente condizionato, per lo spostamento delle strutture balneari oltre l’attuale linea demaniale, anche dall’obbligo di acquisto della striscia attualmente di proprietà privata – concludono - come è evidente che, anche ammettendo una corretta delimitazione della linea demaniale nel 2010, oggi vi sia più di una incertezza circa i confini tra proprietà privata e demanio marittimo. Non pare neppure di poco conto il fatto che il mantenimento della situazione attuale potrebbe, invece, mettere anche a rischio l’investimento dei balneatori, obbligati dal “piano spiagge” all’acquisto della striscia attualmente privata, nel caso in cui la linea demaniale fosse rideterminata dopo l’acquisto e la costruzione delle nuove strutture balneari. Per tutte queste ragioni l’ Associazione civica sarzana in movimento ha presentato a Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali una petizione affinchè venga richiesta urgentemente la revisione della linea demaniale.