Si sono concluse ieri con la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate le celebrazioni per il centenario della Grande Guerra.
Un anniversario al quale l’Amministrazione Comunale ha voluto dedicare un fitto programma di iniziative realizzate insieme alla Prefettura, la Provincia della Spezia e la Società Storica Spezzina - in collaborazione con l’Associazione Culturale Circolo La Sprugola, l’Associazione Nazionale Alpini della Spezia, l’Associazione Culturale Iniziative Musicali, l’Unione Corale, la Pro loco di Pitelli, la Compagnia degli Scarti, l’Associazione Amici del Museo Navale e della Storia, l’Associazione Museo della Melara, l’Associazione Arditi Incursori della Marina e il coinvolgimento di alcune scuole della provincia.
Il primo appuntamento ha avuto luogo lo scorso 29 settembre presso il Parco della Rimembranza, sulla collina di Gaggiola, con una cerimonia rievocativa in memoria dei militari spezzini caduti nella Prima Guerra Mondiale. Un luogo simbolo; nel parco cittadino, infatti, nel lontano 4 novembre 1923, furono piantati alberi in onore e ricordo di ogni Caduto nella Grande Guerra. E proprio al Parco della Rimembranza, alla presenza di tutte le Associazioni d’Arma e della Banda Dipartimentale della Marina Militare, giovani attori in divisa dell’epoca hanno, attraverso una emozionante narrazione, rievocato stati d’animo e momenti della vita in trincea, così come vissuti e narrati dai tanti soldati che vissero quella tragedia.
La rassegna dedicata alla commemorazione del centenario della Grande Guerra è proseguita poi il 13 ottobre al Teatro Civico della Spezia con la rappresentazione dello spettacolo “SONO IO A NON ESSERE TORNATO” da parte dell’A.C.I.M. - Associazione Culturale Iniziative Musicali per poi continuare nel Palazzo della Provincia con un ciclo di conferenze e una mostra fotografica ed eventi sul tema della Grande Guerra.
“In occasione del Centenario dalla conclusione della Grande Guerra – dichiara il Sindaco Peracchini – l’Amministrazione ha voluto costruire un percorso diversificato dal punto di vista storico-culturale, non solo utile alla celebrazione della vittoria italiana nel primo conflitto mondiale, ma soprattutto alla rielaborazione storica di quell’evento sotto diversi profili e in diversi luoghi pubblici significativi. Il vero successo, però, è stato dettato dallo spirito di collaborazione che tutte le istituzioni della Spezia, il Comune, la Provincia, la Prefettura, tutte le autorità civili, militari e religiose hanno saputo costruire le une con le altre e insieme al mondo associativo e alla cittadinanza. Si è infatti costruito un percorso a tappe, dal punto di vista temporale, logistico e di competenze, animato non solo dall’occasione celebrativa ma soprattutto dall’amore verso la Città e l’Italia. Il motivo vero che ha mosso queste forze insieme credo sia stata la promozione di un patriottismo buono, un sentimento che regola un patto fondamentale fra i cittadini e la comunità di cui essi fanno parte. Essere italiani, infatti, significa sentirsi legati a un patto fondamentale che contiene i valori e le regole della politica che amministra la vita collettiva. E il punto iniziale per sentirci patriotticamente italiani è senza dubbio la nostra Costituzione: il patriottismo costituzionale, allora, è l’ideale che in ogni evento nel nostro calendario civile dovremmo coltivare e seguire.”