Rifondazione Comunista La Spezia e Spezia Bene Comune esprimono ferma condanna alla dirigenza di Acam Ambiente e all'assessore Casati che hanno voluto il licenziamento punitivo di una lavoratrice dell'azienda.
Si tratta infatti di una vicenda incresciosa su piu' livelli. Prima di tutto nei confronti della lavoratrice, che paga una pena esagerata e sproporzionata rispetto alle contestazioni attribuiteli.
Riteniamo sia il segnale evidente di una politica in linea con i tempi, forte con i deboli e debole con i forti, nemica dei lavoratori e che strizza l'occhio ai potenti.
La giunta Peracchini e il suo assessore "sceriffo" Casati si inseriscono perfettamente in questo solco.
A questo proposito cogliamo l'occasione per ribadire come sia piuttosto l'assessore Casati, cosi' ligio nel rispetto delle regole altrui, a trovarsi fin dal suo insediamento in giunta nella posizione di pieno conflitto di interessi, dato che risulti rivestire il doppio ruolo di vertice amministrativo (in quanto assessore all'ambiente) e dipendente della stessa Acam. Sia piuttosto Casati a dimettersi, o da Acam o dalla giunta Peracchini o sia il sindaco a prendere una decisione in merito: solleveremo in ogni caso la questione in consiglio comunale.
L’atteggiamento di Iren nel non voler concedere nessun incontro con i sindacati adottando l’unica strada che conoscono questi colossi ossia il profitto a danno di lavoratori e utenze, era facilmente prevedibile e lo avevamo da sempre denunciato tra le contrarieta’ della svendita della municipalizzata.
La determinazione dei lavoratori di Acam Ambiente nel far quadrato attorno alla collega licenziata proclamando lo sciopero del 7 novembre e altre agitazioni al contorno, è sintomo della gravissima preocupazione di quanto questo licenziamento possa esser solo il primo indizio dell’arroganza che ancora deve emergere in tutta la sua forza da parte di Iren.
Incomprensibile la posizione assunta da Cisl in questa vertenza che pur esprimendo solidarietà nei confronti della lavoratrice parla di una strumentalizzazione politica della vicenda; bene sarebbe invece ricomporre il fronte sindacale unito ed il coinvolgimento delle altre “sorelle” di Acam Ambiente.
Rifondazione Comunista e Spezia Bene Comune si mettono a disposizione affinche’ questa lotta diventi patrimonio comune della cittadinanza in tutte le sue forme.