C’è un problema, in primis, di metodo, se è vero che ASL5 ha unilateralmente interrotto il dialogo con le parti sociali, senza dare alcuna giustificazione. Non si capisce come mai in tutte le altre ASL liguri si intavolino sedi per gestire i problemi, mentre qui l’azienda abbia agito contrariamente.
Nel merito: non è accettabile che, sulla platea del personale avente diritto alla progressione economica orizzontale, alcuni abbiano ottenuto lo scatto, mentre altri rimangano esclusi dalla possibilità di concorrere per averlo.
Come inaccettabili sono i circa 2 milioni di euro continuamente spesi per lo straordinario - che non è ripartito su tutti i reparti, ma, ahimè, grava sopratutto su quelli emergenziali (Dialisi, Cardiologia, Pronto Soccorso).
Ad ASL5, convocata per il 25 Ottobre, chiederò innanzitutto la riapertura di una sede di confronto con i rappresentanti dei lavoratori, per una gestione serena delle problematiche; ma risposte dovrà dare anche sul perché, oggi, non vi sia ancora un’adeguata programmazione organizzativa e di modello di sanità.
Certo fa effetto sapere che, davanti all’aggravarsi di questi aspetti, dopo un anno di mandato, l’Amministrazione non abbia pensato quantomeno di attivarsi per stemperare il clima tra i le parti.
Marco Raffaelli
Consigliere Comunale Partito Democratico