Finisce qua una questione durata qualche anno: alla fine il tratto di via Lunense e via del Maggiore non farà più parte della pista ciclopedonale. Questo vuol dire che in quella via non si potrà più passare? "In quel tratto di strada non si assicura il transito esclusivo di pedoni o biciclette, ma c'è la possibilità di incontrare anche altri mezzi", così spiega il sindaco di Castelnuovo Magra Daniele Montebello, che specifica anche che sarà tutto segnalato con i cartelli stradali. "Con questa delibera si prova a fare un passo indietro, vogliamo tirare una riga e ripartire" così specifica il primo cittadino castelnovese. Montebello si riferisce a un errore che parte dal 2012, quando venne approvato in comune il tracciato della pista ciclopedonale. Ma quel giorno non era stato correttamente verificato che quella parte di strada faceva parte di una via privata.
Ma perché tutto questo tempo prima di rimediare a un errore? "Vi ricordo che la Provincia ha dato il via libera solo recentemente per l'eliminazione del tracciato", dichiara sempre Montebello. Il sindaco conclude specificando che questa sarà un'occasione per andare a rivedere la viabilità in quel tracciato. "Sono contento che stasera si affronti questa delibera- dichiara il consigliere all'opposizione Euro Mazzi- si chiude almeno parzialmente una vicenda durata quasi 3 anni, ma oggi viene riconosciuto che in passato avevamo visto giusto". Viene votata all'unanimità e il consiglio si unisce tra la maggioranza che riconosce un errore e l'opposizione che rimarca il loro lavoro già fatto in precedenza.
Ma lo stesso consiglio comunale si è poi spezzato nell'approvazione della fusione tra Atc Spa e Atc Spa Mobilità e Parcheggi. Un punto all'ordine del giorno che è già stato approvato in altri comuni, ma ieri era il turno di Castelnuovo Magra. L'intera opposizione, formata dai consiglieri Euro Mazzi, Maria Luisa Isoppo, Giorgio Salvetti e Francesco Baracchini ha prima proposto un emendamento per aggiungere alcuni punti, poi non ha comunque partecipato alla votazione. "Sono provvedimenti azionari, ma non servono a migliorare la situazione del trasporto pubblico- spiega sempre Euro Mazzi- è solo un modo per far vedere che si fa qualcosa".
La maggioranza ha comunque votato un documento più completo grazie all'emendamento presentato dalla minoranza. È stato specificato che i soci otterranno una quota di partecipazione in Atc esercizio Spa per un valore di 3.129.183 Euro, ma la Provincia, che rinuncia alla quota azionaria, verrà compensata con una maggiore quota nella società incorporante Atc Mobilità e Parcheggi Spa.