Tutto lecito, ci mancherebbe, ma in realtà l’ipotetico nuovo raccordo che sarebbe stato progettato da SALT per la bretella Ceparana-Santo Stefano, al momento, non è altro che un fantasma.
È mai stato illustrato pubblicamente il nuovo tracciato?
Ne esiste un’evidenza concreta in Comune, in Provincia o in Regione e soprattutto è attuabile?
Nessuno sembra aver mai visto concretamente questo nuovo innesto e nessuno sa di cosa si tratti realmente: è uno studio di fattibilità, un progetto preliminare, uno definitivo o addirittura uno esecutivo pronto per dar vita a un cantiere?
Non sono note le criticità eventuali o i punti di forza del percorso alternativo proposto da SALT.
Anche i costi e le coperture economiche erano e rimangono un’incognita.
L’opera, costituita da 2 lotti funzionali, per il momento vede un finanziamento parziale e relativo al solo primo lotto: quello del ponte sul fiume Magra. Mancano all’appello 3,5 milioni di euro sui 13,5 milioni necessari alla realizzazione del manufatto. Mentre per il lotto 2, relativo alla viabilità di raccordo tra il ponte e le strade esistenti, non è stato stanziato neppure un euro, anche perché manca completamente un piano finanziario.
Inoltre la procedura di Valutazione Ambientale Strategica del 2015, pur dando un parere positivo sull’opera, indicava alcune prescrizioni vincolanti.
Tra esse, ai primi punti, veniva richiesto di: fornire tempistiche certe e modalità di conduzione del cantiere e di avviare uno studio approfondito per garantire la continuità funzionale degli argini. Tutto ciò era già assente sul vecchio assetto progettuale ed oggi appare ancora più ignoto visto che a quanto pare siamo ancora nell’ampia sfera delle ipotesi.
Per permettere la realizzazione della bretella è necessario modificare il piano del Parco del Magra.
Per farlo è necessaria una Deliberazione della Regione Liguria.
Per questo, durante un’assemblea pubblica molto partecipata, con il contributo dello stesso Sindaco di Santo Stefano Magra, abbiamo scritto e depositato un Ordine del Giorno per sospendere l’iter della pratica e avviare uno studio complessivo sulla viabilità spezzina, anche prevedendo il contributo di SALT che ha in concessione il nostro tratto autostradale.
È necessario comprendere che la stessa Provincia della Spezia inserisce l’opera di cui stiamo parlando in una posizione del tutto marginale rispetto alle infrastrutture necessarie. Senza la costruzione della variante Cisa, ad esempio, con la quale la bretella Ceparana-Santo Stefano dovrebbe lavorare il rischio serio è quello di caricare di ulteriore traffico la Statale della Cisa, già oggi fortemente congestionata, creando un danno importante alla circolazione.
Nessuno parla di far naufragare il progetto ma è indispensabile sospenderlo e ragionare su come spendere soldi pubblici creando un effettivo miglioramento alla viabilità.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria