Oggi in Provincia è andato in scena l'ultimo atto della sceneggiata tra centrodestra e Pd spezzino. I fatti di stamani hanno dato conferma a quanto Rifondazione aveva affermato solo due giorni fa: da Genova Giampedrone e Toti ordinano di approvare il biodigestore, i consiglieri del centrodestra votano senza fiatare mentre il Pd finge di opporsi, lasciando passare la delibera pur essendo in teorica maggioranza.
Infatti il comportamento del Pd è ancora una volta inaccettabile: come lo scorso sabato mattina non si è presentato a ranghi completi, mancando così lo stop del consiglio provinciale al piano.
E neppure la mancata surroga del consigliere Natale, che si è appena dimesso, vale come scusante: mancava in ogni caso un consigliere Pd all'appello, sufficiente per non far approvare il piano.
Inoltre siamo ancora in attesa della pronuncia del consiglio comunale di Vezzano, che il sindaco Abruzzo (Pd) si ostina a non voler convocare.
La verità è che il voto di oggi rappresenta la vittoria di un colosso come Iren, capace di piegare il volere della politica ai suoi interessi di business.
Giampedrone, pronto a scaricare tra Boscalino e Saliceti oltre 60 mila tonnellate annue di rifiuti, si prenderà la sua responsabilità davanti alla popolazione spezzina, così come il Partito Democratico.
Con questo impianto i cittadini pagheranno sia con la propria salute che con le proprie tasche, dato che Iren riceverà ingenti incentivi pubblici per la sua costruzione.
Rifondazione, in linea con quanto sempre sostenuto sulla gestione del ciclo dei rifiuti, sarà al fianco degli abitanti di Santo Stefano, Arcola e Vezzano, senza ipocrisie di facciata. Nei prossimi giorni verrà organizzata un'iniziativa pubblica sul territorio per spiegare ai cittadini quanto è avvenuto in questi giorni e cosa si intenderà fare in futuro per impedire tale realizzazione.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia