Qualche polemica durante il consiglio comunale di ieri sera che ha visto l’approvazione di Put e Pums (come già preannunciato QUI). Un piano ampiamente discusso e condiviso da maggioranza e minoranza, così lo definisce l’assessore Kristopher CasatI: “Un documento diviso in Put (Piano urbano del traffico) e Pums (Piano urbano mobilità sostenibile). Il primo è una programmazione a breve termine mentre il secondo è un piano a medio e lungo termine che traguarda il 2030. Vogliamo una città che sia più a misura d’uomo e meno di macchina. Bisogna lavorare sulle piste ciclabili, vanno implementate e restaurate. Prevediamo di incrementare i parcheggi d’interscambio come piazza d’Armi e il Palasport, vogliamo creare fino 5800 stalli che attraverso le navette di collegamento potrebbero dare la risposta alla cittadinanza dal punto di vista della sosta. L’intenzione dell’amministrazione è di creare filobus vie con semafori temporizzati. Abbiamo deciso di introdurre anche una norma per limitare i mezzi inquinanti introducendola in modo graduale, per far si che il cittadino abbia il tempo di abituarsi”.
Uno sguardo anche alla mobilità elettrica, al TPL e alle applicazioni per la mobilità (come quella presentata ieri mattina, leggi QUI). Il documento riceve il plauso della maggioranza, soprattutto per la pazienza mostrata dall’assessore nell’accogliere le eventuali modifiche e la prima a complimentarsi è la consigliera Maria Grazia Frijia: “Un ringraziamento per il lavoro dell’assessore. C’è stato un percorso condiviso nella terza e nella seconda commissione e sono state raccolte le sensibilità di tutti, maggioranza e minoranza. È dal 2006 che non viene prodotto un documento di questo genere, un lavoro che si sarebbe dovuto fare prima anche a fronte di cambiamenti sulla viabilità importanti e mi riferisco a Piazza Verdi che di fatto ha modificato la viabilità della nostra città. Il documento di questa sera getta le basi per una città più in linea con le indicazioni nazionali ed europee. Nel documento un punto strategico che viene citato è la realizzazione del terzo lotto della Variante Aurelia, punto fondamentale per il riassetto del traffico della nostra città e per ora rimane una ferita a cielo aperto”.
Secondo qualcuno però il documento non nasce con una reale condivisione iniziale della maggioranza, ad esempio secondo il consigliere Marco Raffaelli: “Sono state fatte diverse commissioni ed il percorso è stato anche giusto. Nella prima riunione su questo documento ricordo un clima aspro addirittura con delle condanne da parte dei consiglieri di maggioranza rispetto al tipo di documento che venne presentato dall’assessore Casati. Un documento che nasce maluccio e viene corretto in corso d’opera. Ci stupiamo venga presentato oggi in tutta fretta. Non mi riferisco tanto ai contenuti, che possono essere condivisibili. Nelle pagine del documento si prevede la realizzazione della Variante Aurelia, non si sa se questo avverrà. Oggi su quella infrastruttura pende un grosso punto interrogativo a cui questa amministrazione e la Regione non hanno ancora saputo dare dei punti fermi. La realizzazione di quell’opera oltretutto stravolgerà l’assetto della mobilità cittadina, si fanno i conti senza l’oste presente insomma. Nel bilancio approvato abbiamo avuto come primo atto di questa amministrazione un taglio di 300mila euro sul trasporto pubblico locale. Singolare parlare di mobilità sostenibile e poi togliere risorse al settore che per antonomasia rappresenta una soluzione in tema di mobilità e nei prossimi mesi vedremo gli effetti di questo taglio. Forse l’assessorato alla mobilità non è gestito con l’attenzione dovuta. Forse perché troppo preso anche da altre deleghe che hanno richiesto maggiore attenzione soprattutto negli ultimi mesi come la raccolta differenziata”.
Insomma sembra che le opinioni riguardo alla condivisione e al percorso intrapreso da questo documento non siano esattamente convergenti. C’è chi, come il consigliere Paolo Manfredini, definisce carsico l’andamento di questa pratica amministrativa e sarebbe servito maggiore coraggio.
“Rispondo a Raffaelli - dichiara l'assessore Casati - Le sue affermazioni sono almeno ingenerose, dire che mi sono dedicato maggiormente ai rifiuti non è vero. Abbiamo presentato un Pums in 12 mesi che nel nostro comune non è mai stato presentato, mentre per quel che riguarda il Put si parla di un documento che l’ultima volta era stato presentato nel 2006. In merito ai 300mila euro, l’ho detto più volte ma ne approfitto per ribadirlo questa sera. Stiamo parlando di cifre che il comune della Spezia non deve pagare, la domanda da farsi è perché fino ad oggi abbiamo fatto pagare delle cifre ai nostri cittadini che dovevano pagare altri comuni. Come mai non vi siete accorti che stavamo pagando per un altro comune?”.
Chi non ha trovato nel documento un vero cambiamento è la consigliera Donatella Del Turco: “Non abbiamo trovato in questo Put e Pums un cambiamento, un’inversione di rotta. Mobilità sostenibile è il metodo per cui le persone si spostano impattando sempre meno sull’ambiente. Il centro città deve essere un salotto dove si respira aria pulita e dove i bambini possono correre senza il rischio di essere schiacciati dalle macchine. Siamo partiti bene, le idee erano buone e si potevano migliorare, ma è mancato il coraggio”.
Si giunge infine alla votazione, Put e Pums vengono approvati con 18 voti favorevoli e 7 contrari.