In questi giorni di preparazione alla notte bianca, sembra anomala di richiesta del Comune di documentare la ricezione di un compenso, quasi il dover produrre una fattura o un qualunque documento contabile fosse una costrizione imposta da un regime.
Senza voler insinuare il dubbio che una simile affermazione (“anche il discorso della richiesta di una fattura per farci pagare ci ha lasciato un po’ perplessi”) suscita, a questo punto aspettiamo di vedere quali reazioni scaturiranno da tutte le altre azioni che, come ogni amministrazione è logico faccia, saranno condotte nel solco della legalità. Scopriremo altri emuli della famosa candidata che invitava a “non sputare nel piatto dove si è sempre mangiato”?
A volerci scherzare sopra verrebbe da chiamarle “anomalie da cambio gestione”. Un cambio di gestione peraltro non accettato da chi dichiara di non riconoscere una amministrazione nonostante essa - non dimentichiamocelo mai - sia stata democraticamente eletta dai cittadini sarzanesi. Liberi cittadini che hanno scelto di affidare la propria città al centro-destra, a conferma che il malgoverno degli ultimi anni non era solo una mera percezione di qualche gufo. Esternazioni che appaiono come un’ennesima riprova che taluni, che si professano paladini di alti valori, sono al contempo anche i primi difensori del pensiero totalitario, non ancora pronti ad accettare chi la pensa diversamente.
Noi di Sarzana Popolare ed i nostri colleghi di maggioranza preferiamo sempre valutare in primis la bontà delle idee e delle proposte, senza preconcetti. Confidiamo che la maggior parte dei cittadini valuterà nel merito, con un approccio critico ma non precostituito, per il bene di Sarzana.
Sarzana Popolare