"Sarà il piano d'ambito regionale a valutare le integrazioni tra i piani delle tre province e della città metropolitana, in modo da garantire il migliore smaltimento possibile senza penalizzare un territorio rispetto a un altro. Regione Liguria sta lavorando a un piano dei rifiuti integrato ed efficiente che ponga rimedio ai disastri di dieci anni di governo PD e della Giunta Burlando-Paita". Così risponde l'assessore regionale all'ambiente Giacomo Giampedrone alla richiesta di chiarimento avanzata dal consigliere regionale Iuri Michelucci in merito al biodigestore da realizzare per l'area spezzina. "Michelucci dovrebbe sapere - prosegue Giampedrone - che la realizzazione dei biodigestori, almeno uno per provincia, è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata. Ma lui e il suo partito hanno lasciato in eredità alla Giunta Toti, dopo 10 anni di Giunta Burlando, una gestione del ciclo dei rifiuti a dir poco disastrosa e addirittura definita “arcaica” dalla commissione bicamerale di inchiesta sulla gestione del ciclo ambientale dei rifiuti nella relazione del 2015".
il Piano d’Area della Provincia della Spezia, in fase di approvazione, prevede la realizzazione del biodigestore nel sito di Boscalino nel comune di Arcola. La fase di VAS sui piani provinciali, chiusa in data 21 dicembre 2017 senza rigettare alcuna ipotesi, ha richiesto tra l’altro alla Provincia della Spezia approfondimenti circa la possibilità di coesistenza nel sito di Boscalino, per gli anni 2018-2020, della stazione di trasferenza attualmente operativa e circa le superfici utilizzabili, ipotizzando, se del caso, soluzioni localizzative alternative.
La Provincia della Spezia sta predisponendo la documentazione richiesta in fase di VAS al fine di documentare la compatibilità dell’area di Boscalino, individuata nel Project Financing del 2016, sia per la realizzazione dell’impianto previsto, sia, potenzialmente, per un impianto di taglia superiore. La Provincia della Spezia ha l’obiettivo di approvare in via definitiva il piano entro il corrente mese di luglio. Successivamente i quattro piani provinciali saranno recepiti nel più breve tempo possibile dal piano d’ambito regionale, che definirà le integrazioni funzionali fra le quattro aree, motivate da esigenze tecniche e di efficienza dei servizi.