Riprende la campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra Alessio Cavarra in vista del ballottaggio del prossimo 24 giugno. E riprenderà nelle prossime ore dai quartieri e dalle periferie della città, luoghi al centro dell'azione amministrativa anche nel programma dei prossimi cinque anni.
"Cavarra incontrerà i concittadini - spiega il suo staff - prima di tutto per ringraziare del sostegno e la fiducia ottenuti al primo turno. Ma anche e soprattutto per incontrare chi ha fatto scelte diverse. Solo con il dialogo e il confronto è possibile capire quali sono gli errori, le criticità, ma anche i punti di incontro e le prospettive alle quali guardare insieme".
"La partita - ha detto Cavarra - è aperta e, oggi più che mai - come recita lo slogan del ballottaggio per #RestianoSarzana - serve l'entusiasmo e la forza di una grande partecipazione collettiva per continuare a cambiare e rendere più forte Sarzana, non tradendone i valori e la storia antifascista e democratica".
Il candidato sindaco è pronto a sedersi e dialogare con chi "si colloca nel perimetro del centrosinistra e con chi ha una visione della città in linea con la sua gloriosa storia".
"Voglio essere chiaro - prosegue - Il ballottaggio con la destra ci pone di fronte ad una scelta di campo che non è solo amministrativa.
O noi o loro! La Sarzana dove sono cresciuto, la città dove ho iniziato a fare politica, la città che ho avuto l’onore di amministrare in questi anni, la città che ha dato un tributo enorme alla lotta di liberazione e alla costruzione dell'Italia democratica non è e non sarà mai una città di destra".
"Ma al centro del ragionamento ci saranno le proposte programmatiche. I temi su cui i due schieramenti si confrontano evidenziano un abisso tra una città che guarda al futuro con una visione, è il nostro caso, e dall'altra parte la città lasciata a chi si improvvisa e propone come buon governo esperienze fallimentari o azioni preoccupanti - afferma il candidato del centrosinistra - Basti pensare al ragionamento di Salvini sul tema della tassazione: far pagare meno a chi ha di più corrisponde a penalizzare le fasce deboli della popolazione. Ma è sufficiente rivolgere lo sguardo alla Spezia per avere l'immagine precisa di quanto non è stato fatto nonostante le promesse: manca, a estate ormai iniziata, una programmazione degli eventi estivi. Basta confrontarli con la nostra programmazione per capire la differenza. Le tasse, per fare un altro esempio lampante: Peracchini ha aumentato la tassazione nel primo anno di amministrazione: la nostra è tra le più contenute della provincia".
Una riflessione anche su quello che Cavarra definisce "il flop della lista di Toti al primo turno, nonostante il governatore abbia messo letteralmente la faccia su questa campagna elettorale".
"La Sarzana dei sarzanesi non vuole essere usata e manovrata da un presidente di Regione interessato solo alla sua carriera personale, un presidente che in tre anni di governo regionale ha fatto crescere i disoccupati in Liguria, aumentato le tasse sanitarie e le liste d'attesa".
Cavarra prosegue rivolgendosi ai cittadini di Sarzana.
"La Sarzana che amiamo non vuole un sindaco a sovranità limitata e part time, totalmente privo di idee e di un programma di governo, che ha dichiarato pubblicamente che, se sarà eletta, andrà in Comune solo un paio di giorni a settimana perché è sufficiente e perché ha altro da fare!
Fare il sindaco è una missione bellissima ed è un impegno totale, che non conosce soste, domeniche, vacanze. In questi anni entusiasmanti e faticosi non abbiamo mai smesso di correre. Siamo sempre stati al pezzo perché la nostra idea di politica non è la gestione del potere, ma il desiderio di migliorare la vita dei nostri concittadini. Per fare il sindaco ci vuole cuore e consapevolezza, perché la città in cui viviamo è il bene più prezioso".
Cavarra rivolge così un appello ai concittadini in vista del ballottaggio.
"Mi rivolgo sia a chi mi ha sostenuto che a chi non lo ha fatto al primo turno. Consegnereste Sarzana all'improvvisazione? La lascereste nelle mani di chi non ha idea di come si governa la cosa pubblica?
Non faccio promesse spericolate, chi le fa, a livello nazionale, le smentisce il giorno dopo.
Il mio primo mandato e la prima fase elettorale mi hanno consentito di capire meglio le cose fatte ma anche i miei errori. Ho fatto tesoro delle critiche e delle osservazioni per poter migliorare e fare di più e meglio.
Adesso ci rimettiamo a correre per vincere il ballottaggio e continuare a garantire a tutti la Sarzana che amiamo: libera, democratica, antifascista, orgogliosa della sua gloriosa storia".