Un risultato storico per la città di Sarzana. È la prima volta che il piccolo comune si trova a dover scegliere il sindaco andando a votare una seconda volta, e i due che si sfideranno il 24 giugno sono il sindaco uscente Alessio Cavarra del Partito Democratico e Cristina Ponzanelli, candidata del centrodestra. Ci aspettano ancora due settimane di campagna elettorale prima di vedere una nuova amministrazione operare a Palazzo Roderio, e il ballottaggio è proprio il momento in cui i candidati possono cambiare le carte in tavola per prepararsi al rush finale.
La prima a esprimersi è proprio la Ponzanelli, che di fronte all'evidenza di un ballottaggio convoca una conferenza stampa all'Hotel Santa Caterina:"Abbiamo due cittadini su tre che chiedono di cambiare, noi ci proponiamo come una coalizione che porterà un cambiamento. Questi dati dimostrano qual è la direzione che la città vuole perseguire". Anche Alessio Cavarra convoca la stampa per dire la sua:" Non abbiamo mai nascosto che ci sarebbe stato il rischio di andare al ballottaggio- poi spiega le ragioni di questo risultato storico per il Pd- da una parte la divisione del centrosinistra: la divisione interna ha ridotto la percentuale dei votanti, per non parlare dell'influenza della situazione nazionale". Subito il sindaco uscente spiega le sue intenzioni:" Sono ottimista per il secondo turno, pensiamo di riuscire a espandere il nostro consenso: da domani apriremo alle altre liste civiche per capire se ci sono le condizioni per un dialogo. Partiremo da Sinistra Sarzanese, che in passato aveva dato la disponibilità, poi vedremo se ci saranno altre forze politiche".
La candidata del Movimento 5 Stelle Federica Giorgi, invece, chiude le porte a tutti e due:" Siamo la terza forza politica, ne prenderemo atto- commenta- al ballottaggio non credo che andrò a votare: non appoggio nessuno, lascio liberi gli attivisti- e conclude- io personalmente non sostengo nessuno, preferisco andare al mare il 24 giugno". Paolo Mione è il candidato di una lista civica che ha preso circa il 10%, e potrebbe essere significativa una sua scelta. Il leader di Sarzana per Sarzana si esprime così:" Una lista svincolata dai partiti che arriva al 10% è un buon risultato- commenta- sapevamo di avere buone potenzialità-e continua- ci riuniremo a breve, non ho ancora preso decisioni e non voglio prenderle da solo, prima mi consulterò con gli altri- e conclude- parlerò con tutti e ascolterò tutti". Paolo Zanetti, candidato di Sinistra Sarzanese, dichiara:" Pensavo di prendere qualcosina in più, così Sarzana rischia di non essere più di sinistra- e anche lui commenta- decideremo tutti insieme cosa fare, però bisogna vedere prima cosa decideranno le altre liste".
Valter Chiappini, di Sarzana in movimento, ci va giù un po' più pesante:"Abbiamo provato a fare un tentativo diverso, ma Sarzana dimostra di voler votare i partiti- e ancora- non c'è uno spazio per una lista civica vera, questa città è territorio di altri interessi e sono molto deluso da Sarzana- poi sul ballottaggio- gli accordi del ballottaggio servono per le sedie e io non cerco quelle. Tuttavia non darò indicazioni di voto e io personalmente non sosterrò nessuno".