Lunedì scorso, grazie a Francesco Battistini, sono potuto entrare al San Bartolomeo per rendermi conto delle criticità del nostro ospedale. C’è poco da girarci intorno: la struttura è nuova e potrebbe garantire livelli di accoglienza del paziente nettamente superiori a qualunque altra struttura della provincia. Peccato che, mentre il Sant’Andrea della Spezia è ormai saturo, e i reparti sono stipati in edifici fatiscenti, a Sarzana l’ospedale sia sottoutilizzato.
La prima vergogna è quella che si vede ancor prima di entrare in ospedale.
Aver privatizzato i parcheggi affidandoli in appalto a una ditta esterna è una cosa aberrante. A fronte di un disagio enorme, e di un esborso importante per chi si reca all’ospedale, la ASL5 guadagna appena il 16% dell’introito lasciando alla ditta appaltatrice il resto dell’incasso.
All’interno la situazione è però ben peggiore.
Il Day Hospital oncologico, per esempio, è una criticità da risolvere immediatamente. Dopo 15 anni Battistini è riuscito a riaprire questo importante servizio per la Val di Magra. È stato persino realizzato un ambiente ampio e idoneo a ospitare i pazienti ma, dopo aver speso parecchi denari pubblici, quelle stanze sono rimaste colpevolmente chiuse. Si preferisce costringere i malati a curarsi in una stanzetta angusta all’ultimo piano, con poca privacy ma, quel che è più grave, senza poter operare in sicurezza perché manovrare il carrello delle emergenze è molto complicato e perché mancano le prese per i gas medicali che nei nuovi locali, invece, sarebbero presenti sopra ogni postazione.
I pazienti sono dunque stipati, mentre il nuovo Day Hospital oncologico è abbandonato, come del resto lo è il salone per la dialisi.
Anch’esso pronto dallo scorso estate e ancora chiuso senza alcuna motivazione. Un reparto costato circa 500mila euro, che consentirebbe di raddoppiare i pazienti presi in carico e di evitare i paventati turni di notte, e tenuto ancora sigillato.
Al piano terra, il Don Gnocchi è ormai ridotto a un degradato ripostiglio con tutta l’attrezzatura per la riabilitazione pronta, e purtroppo, da buttare, visto com’è stata mal conservata.
Non è possibile aver permesso che il nostro Ospedale sia in queste condizioni. Il Sindaco avrebbe dovuto intervenire con energia chiedendone conto alla ASL e alla Regione. Invece abbiamo assistito ad un inaccettabile silenzio.
Se venissi eletto Sindaco, non farò sterili passerelle, ma con la fascia tricolore pretenderò la garanzia che i diritti dei pazienti vengano rispettati e che i soldi dei cittadini vengano spesi bene, anche e soprattutto in Sanità.
Paolo Mione
candidato sindaco Sarzana Per Sarzana - Sarzana Vola - Sarzana Nova