Mancano tre settimane alle elezioni comunali di Porto Venere e il centrosinistra per una volta si presenta all’appuntamento unito (Partito Democratico compreso).
Archiviato il fallimento del 2013, questa volta la parola d’ordine per proporre un’alternativa al secondo mandato da sindaco di Matteo Cozzani è “unità”. Uno schema eventualmente riproponibile anche in futuro.
Da qui la candidatura di Saul Carassale, impegnato nel settore audiovisivo e fondatore dell’associazione “Dalla parte dei forti”, con la lista civica “Porto Venere Bene Comune”, presentata oggi nel centro del borgo, in piazza Bastreri.
Dopo una mattinata passata alla Palmaria per ascoltare le esigenze e i problemi dei residenti dell’isola (le difficoltà logistiche prima di tutto), Carassale e candidati (alcuni già con esperienza amministrative alle spalle) hanno spiegato obiettivi e proposte della lista.
“La nostra è una lista civica che si è formata lavorando a partire dall’inverno – ha spiegato Carassale – Abbiamo messo insieme anime diverse. La provenienza comune è quella del centrosinistra, non lo nascondiamo. Ma ci sono anche molti cittadini, privi di qualsiasi appartenenza politica, che si sono impegnati spontaneamente”.
Particolare attenzione è riposta ai temi della vivibilità dei borghi e alla vita quotidiana dei residenti, senza nulla togliere in parallelo al valore aggiunto del turismo. “Pensiamo che il paese debba restare vivibile per i residenti, anche durante i mesi invernali: non vogliamo una località vetrina – ha aggiunto Carassale – Finita la stagione turistica c’è sofferenza per gli abitanti, tanto che molti esercizi commerciali hanno chiuso”.
Anche il destino della Palmaria trova ampio spazio nel programma della lista civica, a partire dalla dismissione del patrimonio demaniale, che “Porto Venere Bene Comune” si ripromette di valorizzare nel rispetto della sua valenza storica. “In questi anni è mancata la presenza pratica del Parco – ha osservato al riguardo Carassale –, i residenti si sono trovati da soli ad affrontare problemi anche banali. A oggi si tratta di un Parco solo teorico, che però potrebbe svolgere un ruolo determinante. C’è poi anche la vicenda del Tino, che in questi anni si è conservato perché è rimasto chiuso al pubblico. Se diventasse ad accesso libero perderebbe le sue caratteristiche di bellezza. Si potrebbe pensare invece a salvaguardarlo rendendolo gradualmente visitabile”.
Alla proposta, avanzata da Cozzani, di un confronto pubblico tra candidati sindaco (https://www.gazzettadellaspezia.it/politica/item/85427-confronto-pubblico-fra-i-candidati-alle-comunali-di-porto-venere), Carassale non si sottrae, evidenziando però che “sarebbe stato meglio se la proposta l’avesse fatta un soggetto esterno ai candidati. Dovrà essere un confronto davvero imparziale, noi di certo non scappiamo”.