Secondo l'articolo 32 della Costituzione italiana "la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti."
E' proprio da questo fondamentale principio che la nostra lista vuole ripartire, sottolineando la situazione critica della sanità sarzanese: tra gli esempi di mala gestione, come non ricordare il blocco del Day Hospital oncologico e del reparto di dialisi del San Bartolomeo. Disservizi di una gravità inaudita che penalizzano il diritto alla salute del paziente, ai quali si aggiungono gli spettri di una privatizzazione del San Bartolomeo. Con il completamento del Nuovo Felettino della Spezia, difatti, Sarzana corre il serio rischio di perdere la propria vocazione chirurgica, a discapito di una gestione pubblica della sanità.
Tutto questo si collega con un forte ridimensionamento dei servizi territoriali, vedi il declassamento dei consultori familiari deciso dalla regione governata dal centrodestra per cui le attività riabilitative per i giovani (logopedia e neuro psicomotricità per citarne alcune) non sarebbero più svolte nell'ambiente protetto e dedicato del consultorio familiare, ma nei centri di salute mentale per adulti.
Parlando di salute e sanità non possiamo non interessarci alla prevenzione e intendiamo farlo rilanciando un tema troppo sottovalutato e mai affrontato con le dovute cautele: le morti e le malattie dovute all'amianto.
Vogliamo una Sarzana "Amianto Free", dove l'amministrazione si impegni ad aprire uno sportello ad hoc, accessibile a tutti i cittadini che vorranno segnalare l'amianto da smaltire. Terminata la mappatura delle zone critiche, il Comune individuerà una ditta specializzata che, in un'ottica di "acquisto di comunità", interverrà rimuovendo l'amianto, mettendo così in primo piano salute e risparmio del cittadino.
Sinistra Sarzanese - per i beni comuni