Il nuovo C.d.A. insediatosi il 3 Maggio ha dovuto, con estrema urgenza, affrontare una delicata vertenza, che si è trovata in “eredità”, relativa al cosiddetto “tempo tuta” del personale delle officine e del magazzino.
Nello specifico, da tempo, alcuni lavoratori dei reparti officina e magazzino avevano sollevato la questione della retribuzione dei tempi dedicati ad indossare e dismettere gli indumenti di lavoro e i sistemi di protezione individuale.
Non essendo stato trovato un accordo, alcuni di essi decidevano di adire le vie legali per vedere riconosciute le loro istanze.
Nell'imminenza del passaggio dei poteri aziendali, la precedente gestione siglava un accordo transattivo con alcune sigle sindacali, di fatto riconoscendo la consistenza delle richieste.
A tale accordo aderivano parte dei lavoratori ad esclusione di coloro che avevano intentato azione legale.
I consulenti legali della Società, valutando la consuetudine giurisprudenziale, hanno consigliato il subentrante CdA di addivenire ad una soluzione bonaria onde contenere i costi aziendali che, con il proseguo della causa, sarebbero certamente diventati più onerosi.
Dopo serrata trattativa si è raggiunto un accordo transattivo di importo sensibilmente inferiore alle richieste iniziali dei ricorrenti.
In un momento estremamente critico per l’Azienda, che da una parte vede ridursi per l’esercizio corrente i trasferimenti da parte delle Istituzioni, e dall’altra vede profilarsi la scadenza del contratto di servizio con nuovo affidamento, è necessario riconfermare una unità di intenti per presentarsi all'appuntamento in modo competitivo.
In questo contesto, va tenuto di conto la vetustà del parco macchine aziendale che necessita sin da subito di investimenti volti alla sua modernizzazione.
Si auspica pertanto che l’Azienda nel suo complesso possa focalizzarsi su queste tematiche dalle quali dipenderà il suo destino.
ATC Esercizio SpA