Umberto Bellavigna, il partigiano “William”, ha compiuto novant’anni, festeggiato dai familiari, dal Preside Paolo Manfredini, dagli insegnanti e dai ragazzi dell’Istituto Fossati, e da Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello.
Bellavigna ha dialogato con Giorgio Pagano, che ha letto brani della sua testimonianza pubblicati nel libro “Eppur bisogna ardir. La Spezia partigiana 1943-1945” e ha sollecitato “William” a ricordare e a raccontare la sua storia ai ragazzi.
“Salii ai monti nel maggio 1944 con due amici -ha detto Bellavigna- avevo sedici anni... Non sopportavo più le prepotenze fasciste in città, la X MAS e le Brigate Nere impedivano i raggruppamenti oltre le tre persone... Avevamo il sogno insopprimibile della libertà e di una società migliore”. “William” ha poi ricordato la sua esperienza nel Battaglione “Picelli”, contrassegnata da un forte spirito egualitario, e ha reso omaggio ai suoi comandanti, Nello Quartieri “Italiano” e Dante Castellucci “Facio”: “Ci insegnavano le tecniche della guerriglia ma anche a portare rispetto alle donne e agli uomini delle montagne... è per questo che avemmo sempre il loro sostegno”. Bellavigna ha rievocato la tragica uccisione di “Facio” da parte di alcuni partigiani, e ha detto: “Fu un crimine, ma raccontare le ombre della Resistenza fa emergere ancora di più le sue luci”.
Ha poi ricordato Laura Seghettini, “figura straordinaria di donna combattente”, e le tante donne contadine sostenitrici dei partigiani. Infine Bellavigna ha rivolto un appello ai ragazzi “a battersi sempre per la libertà e per la giustizia, perché il fascismo può tornare”: “Abbiamo anche commesso degli errori, ma abbiamo riconquistato la libertà... Sono sempre stato un uomo di sinistra, ma la Resistenza non è solo di sinistra, è di tutti, è il fondamento della nostra Repubblica”.
Due ragazze del Fossati hanno consegnato a “William” una lettera di augurio e un mazzo di papaveri rossi, mentre Maria Cristina Mirabello si è soffermata sulle caratteristiche della Resistenza nelle nostre zone e sul libro “Sebben che siamo donne. Resistenza al femminile in IV Zona Operativa, tra La Spezia e Lunigiana”, scritto insieme a Giorgio Pagano. La manifestazione si è conclusa con la lettura della poesia “Libertà” di Nanda Fellerini.
(Foto: Enrico Amici)