Tanto tuonò che piovve.
Il CdA di Enea ha rigettato la proposta indicata da Regione Liguria di ospitare il centro di ricerca sull’energia nucleare sulle aree ENEL della Spezia/Arcola , progetto D.T.T. , promuovendo quella di Frascati. La pompa magna inscenata dalla Giunta Toti –Rixi- Giampedrone nel presentare recentemente la proposta in conferenza stampa , farcita da roboanti dichiarazioni di impegni economici a sostegno dell’eventuale intrapresa , non ha entusiasmato per nulla l’Enea.
Aver proposto la sede spezzina, certamente tra i siti più interessanti di livello nazionale, per estensione territoriale, accessibilità facilitata e localizzazione a fil di costa e soprattutto in estrema prossimità con centri di ricerca di valenza nazionale e internazionale e della stessa Enea- assieme a quella dell’ex Ferrana nel ponente ligure per non scontentare territori amici, ha depotenziato la proposta privandola di quel carattere di esclusività che avrebbe meritato e che le avrebbe fatto giocare un ruolo di primo piano regionale e nazionale.
Non è consolatorio ricordare , come ha fatto il governatore Toti, che anche altre Regioni sono state battute dal Lazio , perché mal comune non può considerarsi mezzo gaudio quando si perdono centinaia di posti di lavoro qualificati ed uno sviluppo che fa gola anche all’estero. Soprattutto per una Regione ad alto tasso di disoccupazione giovanile come la nostra.
Ancora più sconcertante è l’accusa , neanche tanto velata espressa dall’Assessore Giampedrone “ sulla scarsa motivazione della città , in particolare il mondo produttivo e le associazioni di categoria, rispetto al progetto DTT” senza esprimere un minimo di autocritica proprio sul mancato coinvolgimento della Regione verso tutti gli attori interessati, economici ed istituzionali, tra cui ricordiamo rientra il Comune di Arcola che racchiude ben 32.00 mq di centrale e circa 232.00 di aree circostanti di rispetto e che ci risulta non sia stato minimamente coinvolto per costituire un utile comitato promotore.
Ancora più preoccupante l’inerzia amministrativa regionale nella mancata proposizione di ricorsi come annunciato da altre Regioni, a parte l’ipotesi di una propagandistica quanto inutile interpellanza parlamentare di un parlamentare ligure.
Insomma dopo la cocente sconfitta a curare .... Le scorie.... Resta solo la polemica regionale contro le istituzioni locali “ scarsamente motivate” e l’inerzia amministrativa verso i decisori nazionali.
Il segretario dell’unione comunale di Arcola Carlo Canese unitamente ai segretari dei 3 circoli di Arcola Bongiovanni Giuseppe , Monfroni Fabio , Nardi Massimiliano