“Leggiamo l'appello del Presidente del Parco di Montemarcello Magra - Vara, Pietro Tedeschi, sulla necessità di passare dall'emergenza alla prevenzione per quanto riguarda i detriti portati ogni anno dal fiume sulle spiagge, trasformando così le risorse che ogni anno la Regione destina per ripulire il litorale in un'opportunità anche ambientale - spiega Giuliana Vatteroni referente sindacale CNA La Spezia - Vorremo però ampliare lo spettro delle problematiche e ricordare che la pulizia costante dell'alveo dovrebbe prendere in considerazione anche il mantenimento della navigabilità dei canali. Invece ogni anno, alle porte della stagione estiva, le darsene e rimessaggi del fiume Magra devono provvedere da sole a questo aspetto con corpose spese aggiuntive oltre a quelle regolarmente dovute per la sistemazione della propria concessione. Basterebbe considerare il Fiume Magra e le spiagge di Ameglia e Marinella come un unico comparto turistico della balneazione e della nautica e tutto sarebbe più semplice".
"Sono anni - prosegue Giuliana Vatteroni - che sottolineiamo lo stato del Magra che trascina ad ogni piena, anche la più piccola, rifiuti d'ogni tipo, tronchi e sabbia: i detriti ingombranti finiscono sulle spiagge mentre il fango si deposita sulle rive dei rimessaggi e nei canali navigabili. Detriti e fango creano un danno rilevantissimo sia economico che ambientale e a più riprese si è fatto appello alla creazione di un unico soggetto, anche con la disponibilità degli operatori ad investire propri capitali".
"Risorse che si unirebbero ai contributi che al momento vengono gettati negli interventi annuali di pulizia sempre più gravosi e rilevanti. - Conclude Vatteroni - Ben venga quindi la proposta di un progetto di risanamento complessivo del Fiume Magra, qualsiasi strumento in questo senso percorribile è il benvenuto”.