“Avere vinto e non sapere oggi chi andrà a governare non è cosa da Paese civile, siamo davvero in una strana Nazione ma mi auguro che questo sia l’inizio di un cambiamento profondo, avviato ora grazie ai tanti che hanno spinto in questa chiara direzione”. Il segretario della Lega in Liguria Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo economico ed ora tra i 7 parlamentari liguri eletti alle due Camere, parla davanti ai sostenitori convenuti alla festa organizzata al Bar Principe a Sarzana, un aperitivo dal titolo “Grazie Liguria”, con i candidati della Lega eletti alle politiche 2018. Ad accogliere il pubblico, che ha gremito il locale, oltre a Rixi c'erano i neoeletti Stefania Pucciarelli (Senato) e Lorenzo Viviani (Camera), l’Assessore regionale Sonia Viale ed il segretario provinciale della Lega Fabrizio Zanicotti.
Rixi ha continuato a parlare dei risultati delle recenti politiche, interrotto spesso dagli applausi del pubblico: “Una situazione molto complicata, abbiamo vinto ma non abbiamo i numeri per governare come Centrodestra, dobbiamo decidere cosa fare ma qualsiasi scelta ha dei pro e dei contro, il paese avrebbe bisogno di un governo forte che prenda decisioni forti perché la volontà di un profondo cambiamento è stata espressa dai cittadini, ma i numeri non sono facili da gestire e dovremo capire se sarà opportuno esprimere noi un Governo o lasciarlo esprimere da altri".
Poi ribadisce ancora le linee essenziali per la Lega: "Un Governo che non abolisca la Legge Fornero, che non si abbassi le tasse e che non blocchi l’immigrazione clandestina non è il nostro Governo, non sarà il Governo cui i nostri elettori hanno dato mandato. 183 parlamentari eletti dalla Lega non saranno lì per campare 5 anni come hanno fatto altri: sono parlamentari selezionati uno ad uno che rappresentano i territori, persone che non voteranno provvedimenti che vadano contro la volontà degli elettori, piuttosto ce ne torniamo a casa”.
Un minuto di silenzio ha interrotto il clima festoso della serata, un minuto di raccoglimento dedicato a Rosy Guarnieri, ex sindaco di Albenga e neoeletta alla Camera della Lega, apprezzata da tutti per la sua tenacia e per il suo fair play politico ha lavorato sino all’ultimo seppure afflitta da malattia, ed ha avuto appena il tempo di festeggiare la sua vittoria, prima di spegnarsi all'ospedale di Pietra Ligure: “Doveroso da parte mia un omaggio particolare a Lei, cui sono subentrato – dichiara commosso Lorenzo Viviani – non ho avuto il piacere di conoscerla personalmente ma, dalla sua storia e dalle testimonianze commosse di parenti e amici, ho capito che il mio destino si è incrociato con quello di una guerriera che ha combattuto sino all’ultimo per quello in cui credeva e noi tutti crediamo, un prezioso esempio per tutti noi”.
“Questo Paese può tornare ad essere un grande Paese ma per farlo la classe politica non può più permettersi di deludere la gente, noi siamo l’ultima speranza, dopo di noi la disperazione – ha affermato Rixi, che non risparmia poi una stoccata agli alleati – se i nostri alleati si fossero più impegnati a raccogliere voti ed un po’ meno a discutere se Salvini prendeva un voto in più o uno in meno rispetto a Berlusconi, probabilmente avremmo i numeri per governare, ogni tanto bisognerebbe che ognuno facesse la propria parte. Riportiamoci tutti alla giusta dimensione, io sono disposto a fare centinaia di km e a ricominciare tutto da capo, ma non sono disposto a perdere tempo con gente che millanta milioni di voti e ne prende 50”.
L’attacco si sposta poi all’altro vincitore delle Politiche, il M5S: "Noi dobbiamo rappresentare la voglia di cambiamento degli Italiani, non in maniera demagogica come i grillini, ma con una prospettiva di reale crescita per il Paese. La differenza tra la Flat Tax ed il reddito di cittadinanza è quella di permettere a tutti gli Italiani di potere investire in questo Paese, di pagare meno tasse e di lavorare tutti, non di fare voti di scambio tipo prima Repubblica e legalizzare e mantenere con il reddito di cittadinanza chi non lavora, magari anche come pensa qualcuno a sinistra mettendo una patrimoniale su chi produce a favore di chi non produce. Se c’è la volontà di cambiare non ho preclusioni a discutere con chiunque, purchè la direzione sia questa. Torniamo a dare dignità al nostro popolo, se non abbiamo questo spirito non si va da nessuna parte”.
Prima di tagliare la vistosa torta con i colori ed il simbolo di “Salvini Premier”, Stefania Pucciarelli ringrazia i presenti: “Questa è la festa per lo straordinario risultato ottenuto grazie all’impegno espresso da voi tutti, siamo pronti per portare la testimonianza del nostro territorio a Roma, siamo pronti ed abbiamo ben chiara la responsabilità da affrontare e la drammatica eredità che ci hanno consegnato. Ancora in questi giorni il Governo ha di nuovo firmato per lo “Svuotacarceri”, di nuovo parlato di cessioni di pezzi di mare nostro a favore della Francia, per cui noi dobbiamo andare a combattere per difendere ciò che ancora ci può essere portato via”.
Numerosi anche gli ultimatum lanciati all’Amministrazione sarzanese: “Festeggiamo la vittoria ottenuta alle politiche e ricordiamo al Partito Democratico di Sarzana che in primavera li manderemo a casa anche da questo Comune".