"Il comune di Lerici deve dire la propria sulla questione Parco di Montemarcello Magra-Vara": così si è espresso Andrea Ornati presentando la mozione questa sera, 16 marzo, in consiglio comunale.
"Sicuramente ci sono delle cose che non vanno, ma non è possibile pensare di buttare il bambino con l'acqua sporca. Il parco è un ente che va difeso, se dovesse passare la Legge regionale il Parco verrebbe soppresso e questo non è accettabile. Il comune di Lerici deve esprimersi, perchè ha una porzione di territorio all'interno del Parco pari a nessun altro. Avrei voluto un confronto sul tema, ma va bene anche farlo ora, purchè si arrivi ad un documento condiviso che inviti a non chiudere il Parco, ma nel contempo si impegni a ragionare sulle modifiche e sulle migliorie".
Sullo stesso tema, anche un intervento della maggioranza. Sul perchè non abbiano deciso di sostenere un'unica mozione, il sindaco Leonardo Paoletti precisa: "Noi vogliamo una riforma del Parco, siamo favorevoli ad un rinnovo ed una riforma. Ci sono problematiche che conosciamo bene, anche perchè il territorio del Parco è urbanizzato e abitato, per questo serve una scelta prima di tutto politica, che devono compiere i sindaci. I cittadini devono essere rappresentati e di conseguenza devono avere voce i sindaci. A livello statutario occorre una modifica sostanziale, con una presenza dei sindaci determinante. Se queste soluzioni non vengono recepite il Parco diventa un problema, soprattutto per noi lericini. Questo ovviamente a prescindere dal presidente Tedeschi, che io appoggio e con cui c'è condivisione di intenti, ma lui resta il presidente, io resto il sindaco di Lerici. La mia idea di parco è questa, altrimenti ne possiamo fare a meno. Solo con i tecnici non andiamo da nessuna parte. Questo negli anni ha portato a situazioni gravi, come Vallestrieri e Barbazzano, che sono realtà testimoniali importanti, ma che stanno andando perse. A Lerici buona parte della popolazione non conosce il Parco, che deve essere per noi opportunità, in grado di garantire alla cittadinanza delle possibilità di realizzazione. 500 metri dal centro del Comune non possono essere paragonati a zone di alta montagna. Quando ci saranno modifiche allo statuto ci batteremo anche noi per il mantenimento del Parco. Con l'istituto Arzelà abbiamo parlato di recupero degli uliveti, ma nessuno del Parco ha parlato con noi e ci ha parlato, ad esempio, delle crimagliere. Non voglio votare la mozione in cui si dice che il Parco è risorsa, perchè secondo me il Parco è un'occasione mancata".
Precisa il capogruppo Emanuele Fresco: "Anche nella nostra mozione è chiara la volontà di avere una riforma del Parco, su questo siamo d'accordo. Ci dobbiamo confrontare e vogliamo delle riforme, ma di fronte alla Legge regionale sull'abolizione del Parco dobbiamo essere chiari, andando a dare un indirizzo politico strategico per quel che riguarda il nostro territorio. Intanto diciamo no all'abolizione, così da pensare ad una riforma".
A questo punto il sindaco propone di stoppare la discussione per discuterne in apposita commissione e discutere una proposta di riforma che sia condivisa tra maggioranza ed opposizione, da far valere all'interno del Parco stesso. Essendoci accordo, sulla necessità di una riforma, il consiglio comunale propende per il ritiro delle due mozioni, rimandando la discussione in commissione.